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90 anni Bompiani: gli anni Settanta

90 anni Bompiani: gli anni Settanta

La storia dei novant'anni della casa editrice Bompiani, un decennio per volta. 

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Un decennio di saggistica

Gli anni settanta in Bompiani sono senz'ombra di dubbio un periodo di profonda attenzione alla saggistica, complici sicuramente i grandi cambiamenti sociali in atto e il dibattito pubblico serratissimo che caratterizza il decennio.

Prosegue con forza la pubblicazione dei “Nuovi saggi italiani”, la collana dedicata ai giovani e più preparati studiosi italiani, nata alla fine del decennio precedente. Ma soprattutto nasce la collana degli “Studi Bompiani”, pensata proprio per riprendere e rilanciare il ricco patrimonio saggistico della casa editrice e tutt'ora viva. A partire dal 1974, quindi, si ospiteranno qui molti tra i nomi più prestigiosi della cultura e della critica internazionale, da Roman Jakobson ad A.J. Greimas, da Maria Corti a Hans Georg Gadamer, da Lotman e Uspenskij a Merleau-Ponty a, ovviamente, Umberto Eco - solo per citare le prime uscite. La collana verrà poi suddivisa in diverse sezioni: “Italianistica”, curata da Maria Corti; “Filosofia”, a cura di Aldo Carotenuto; “Spettacolo e comunicazione”, seguita da Francesco Casetti, e “Scienze della formazione”, diretta da Mario Gennari.

Nel 1971 era stata inaugurata “Versus”, rivista che aveva come sottotitolo “Quaderni di studi semiotici”: quadrimestrale, fondato e diretto da Umberto Eco, aperto alla collaborazione dei giovani che pubblica in lingua originale i contributi degli studiosi più affermati in campo internazionale.

Da ultimo, nel 1979 compare il “Nuovo Portico”, che si ispira alla collana eponima integrando opere riproposte o inedite di saggistica tout court con testi di narrativa particolarmente impegnati: Roland Barthes e Roger Caillois vanno a braccetto con Daniel Defoe e Jorge Luis Borges.

Erica Jong, Anaïs Nin, Patricia Highsmith

È il 1975 quando arriva nelle librerie italiane il romanzo più celebre di un'autrice all'epoca sconosciuta: Paura di volare di Erica Jong. Da quel momento la scrittrice americana avrà in Bompiani il proprio editore italiano. A due anni di distanza la nostra casa editrice propone al pubblico un'altra voce di donna forte, quella di Anaïs Nin, che a partire proprio dal 1977 pubblica per Bompiani i sei volumi del suo Diario e numerose altre opere nelle quale propone in forma romanzesca tematiche forti (dall'autoerotismo all'adulterio all'omosessualità). Terza grande autrice del Novecento che approda in catalogo nel corso del decennio che stiamo raccontando è Patricia Highsmith. Nel 1954 era apparso il best seller internazionale Sconosciuti in treno, ma è a partire dal 1979, col Diario di Edith, che le sue opere usciranno con continuità presso Bompiani.

Nascono i Tascabili Bompiani

Il 1976 è una data particolarmente importante per la nostra casa editrice: vedono la luce i Tascabili, curati in un primo tempo da Oreste del Buono e tuttora collana imprescindibile di Bompiani, quella all'interno della quale convergono le novità una volta esaurito il loro primo ciclo di vita, dove trovano spazio le opere storiche che hanno fatto grande il nostro catalogo e dove, in misura minore ma significativa, escono inediti particolari. La veste grafica viene rinnovata costantemente nel corso degli anni sempre però in un'ottica, pur nella differenza delle scelte e delle invenzioni visive, di profonda coerenza con lo spirito variegato di “deposito in costante valorizzazione” proprio della collana.

La collana anniversario

Per celebrare un compleanno importante come il novantesimo, il primo con Giunti Editore, Bompiani ha scelto un libro per ognuno dei nove decenni della propria storia: un riassunto minimo ed essenziale delle puntate precedenti per una casa editrice che, restando fedele a se stessa, ha avuto numerose identità e ha varato un catalogo vastissimo e diversificato. Per gli anni settanta abbiamo selezionato Paura di volare di Erica Jong.

1975, Paura di volare, Erica Jong

In questo modo Henry Miller salutò l'uscita del capolavoro di Erica Jong: “Ho il presentimento che questo libro diventerà un caso letterario e che grazie a esso le donne troveranno la propria voce e ci regaleranno indimenticabili romanzi sul sesso, la vita, la gioia e l'avventura.” A distanza di più di quarant'anni possiamo dire che aveva ragione. Paura di volare inaugurò non solo una nuova voce della letteratura americana, ma un intero nuovo filone, un'intera vena narrativa che forse proprio solo negli anni settanta avrebbe potuto vedere la luce. Prima di Carrie Bradshaw di Sex and the City e di Anasiasia Steele in Cinquanta sfumature di grigio ci fu Isadora Wing, la protagonista disinibita ed esplicita di questo romanzo che, col senno di poi, possiamo ben definire rivoluzionario. Isadora è una donna bella, appassionata e sensuale ma con una tremenda paura di se stessa e di sfuggire alle convenzioni di una vita matrimoniale in crisi. Solo l'incontro con Adrian saprà scuoterla dal torpore in cui langue. Il racconto esuberante e sincero delle avventure e disavventure sessuali di Isadora, con le sue osservazioni penetranti su matrimonio, maternità e ambizione, continua oggi a provocare e ispirare, restando un'icona della scoperta di sé e dell'emancipazione femminile.

 

Erica Jong