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Valentino Bompiani e la letteratura per ragazzi: "libri moderni per ragazzi moderni"

Valentino Bompiani e la letteratura per ragazzi: "libri moderni per ragazzi moderni"

State per leggere il primo di una serie di articoli dedicata a ricostruire la storia dei libri per ragazzi in Bompiani. Il prossimo appuntamento? È con Mary Poppins!

La letteratura per i giovani, salve le debite eccezioni, si è arrestata si può dire a Emilio Salgari e a Giulio Verne. E, quando si voglia dire ai ragazzi qualcosa di diverso (ciò non suoni disprezzo per opere anche degnissime) si è molto imbarazzati. Bisogna scegliere un libro qua e uno là, un po’ ad occhi chiusi: una collana organica e diretta senza deviazioni a giovani dai 14 ai 18 anni e soprattutto una collana che tenga conto del fatto che la gioventù di oggi non è più quella di vent’anni addietro, non c’è.

Dal testo della costituzione dell'Anonima Editrice Valentino Bompiani del 1929*

1930: I libri d'acciaio

Valentino Bompiani ha sempre avuto un occhio di riguardo nei confronti della letteratura per ragazzi. A un anno appena dalla fondazione della casa editrice, progetta “I libri d’acciaio”: il proposito è quello di avere una collana che vada incontro alle nuove esigenze del pubblico di giovani lettori, tanto che i volumi vennero pubblicizzati come “libri moderni per ragazzi moderni”. Il nome stesso, l’idea dell’acciaio, la veste grafica (una copertina di alluminio illustrata a colori), il formato maneggevole: tutto intendeva fare breccia in una fetta di mercato sempre più interessante.

Le storie preferite erano quelle d’avventura, con uno sfondo informativo incentrato sull’attualità:

Nei “Libri d’acciaio” l’intreccio romanzesco, avventuroso ha uno sfondo storico o geografico o tecnico e sempre offre alla lettura un interesse vivo e palpitante […] I “Libri d’acciaio non sono appesantiti da erudizione sminuzzata e pedantesca. Il ragazzo impara a scuola la popolazione del Siam o l’anno di morte di Carlo Magno. Nei “Libri d’acciaio”, attraverso accostamenti immediati, persuasivi con epoche e paesi remoti o diversi, trova ciò che può suscitare in lui non già la smania di scappar di casa per salvare la figlia del Maharaja di Lahore, bensì nuove idee, che schiudano alla sua mente più ampi orizzonti.

Dal testo della costituzione dell'Anonima Editrice Valentino Bompiani del 1929*

Il successo della collana

La collana, si diceva, ebbe vita breve: solo tredici volumi, dieci di autori stranieri. Tre erano firmati dall’autore tedesco Erich Kästner (Emilio e i detective, Antonio e Virgoletta e La classe volante), all’epoca messo all’indice – anzi, al rogo – per immoralità nella Germania hitleriana: riscossero in Italia un certo successo, nonostante le diffidenze del regime fascista.

“I libri d’acciaio” non ebbero il successo sperato: lo sfondo scientifico-tecnologico iniziò a perdere mordente, il contributo di autori italiani latitava (clamorosa la mancata consegna del libro cui forse Bompiani teneva di più, L’oracolo della foresta di Massimo Bontempelli, mai scritto) e il costo, tra le 7 e le 9 lire, non aiutava il ritorno economico.

1935: Le Strenne per i giovani

Il fallimento non scoraggiò però l'editore, che nel 1935 – ultimo anno dei “Libri d’acciaio” – lanciò le “Strenne per i giovani”. Questa collana fu più longeva, arrivando fino al 1972, ma continuò a soffrire per la mancanza di libri italiani: solo sedici su settantaquattro titoli.

Fu proprio nelle “Strenne per i giovani” che uscirono, sempre nel 1935, due capisaldi della letteratura novecentesca (non solo per ragazzi): Mary Poppins di P.L. Travers e I ragazzi della via Pál di Ferenc Molnár. Quattro anni dopo fu la volta di M.K. Rawlings, con Il cucciolo, e nel 1949 arrivò in Italia il libro che più di ogni altro contribuì a rinforzare la fama della casa editrice nel settore e che resta a tutt’oggi uno dei titoli più riconoscibili del catalogo Bompiani: Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry.

1994: I delfini

La storia dei libri per ragazzi Bompiani riprende nel 1994 con la rifondazione della collana “I delfini”, marchio di casa che assume una connotazione junior.

Con la direzione di Antonio Faeti ricompaiono autori e titoli più o meno classici ormai riconosciuti come vere e proprie pietre miliari della letteratura per ragazzi: Christopher Pike con Amiche per la pelle, Clive Barker e il suo La casa delle vacanze, Quando Hitler rubò il coniglio rosa di Judith Kerr, ma anche Cinque bambini e la cosa di Edith Nesbit, Tarzan delle scimmie di E.R. Burroughs e Le avventure di Stuart Little di E.B. White, e ancora Marie-Aude Murail, Christine Nöstlinger, Bart Moeyaert, Roberto Piumini.

L'eredità dei “Delfini” confluisce negli anni duemila nella rinata BUR Ragazzi in seguito alla fusione con RCS Libri.

I libri Bompiani per i ragazzi di oggi

Al di là di capisaldi come Il piccolo principe, i libri per ragazzi vivono in Bompiani una nuova primavera a partire dal 2014, anno in cui viene pubblicato Fuori fuoco di Chiara Carminati. La storia – ambientata durante una Prima guerra mondiale vista e narrata da chi non la fa, dalle bambine, dalle ragazze – vince la prima edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi nel 2016. In questi ultimi cinque anni la casa editrice ha recuperato piccole gemme del proprio catalogo, come Nel paese della Gattafata di Orsola Nemi o Storie della preistoria di Alberto Moravia nella versione illustrata da Flaminia Siciliano; dato una voce italiana ad autori ormai classici della grande tradizione anglofona (Rumer Godden in primis, con La bambina selvaggia e Bambole giapponesi, ma anche Florence Parry Heide) e spazio a importanti nomi italiani, tra i quali Nicola Cinquetti, Wu Ming 4, Paolo Di Paolo e Nadia Terranova

Altra grande novità degli ultimi anni è un rinnovato interesse per gli illustrati. Anche in questo caso l’attenzione a nomi fondanti del catalogo della casa editrice, come John Steinbeck, o del gruppo Giunti (il Pinocchio di Mattotti ha trovato qui la sua casa ideale), si accompagna alla collaborazione con importanti nomi dell’illustrazione contemporanea, da Pia Valentinis a Sergio Ruzzier, da Shout a Mauro Evangelista, oltre appunto a Lorenzo Mattotti, e alla presentazione al pubblico italiano di piccoli grandi classici del genere, come Il giocoliere di Nostra Signora di R.O. Blechman, o di insospettabili ritrovamenti letterari quali Il rapimento del principe Margarina di Mark Twain.

Bompiani editore per ragazzi, dunque, con parsimonia alla ricerca di cose preziose e non convenzionali. Da sempre e, così ci piacerebbe, per tanto tempo ancora.


* Dal testo della costituzione dell'Anonima Editrice Valentino Bompiani del 1929, riportato in F. Caputo, “‘Libri secchi, precisi, misurabili, oppure tutti arbitrari.’ Le collane per ragazzi del catalogo Bompiani (1929-1972)”, in L. Braida (a cura di), Valentino Bompiani. Il percorso di un editore “artigiano”, Edizioni Sylvestre Bonnard (2003)

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