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90 anni Bompiani: gli anni Quaranta

90 anni Bompiani: gli anni Quaranta

La storia dei novant'anni della casa editrice Bompiani, un decennio per volta. 

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Il “Pantheon letterario”, gli scrittori italiani, la collaborazione con Elio Vittorini

Gli anni quaranta in casa Bompiani vengono inaugurati dai primi volumi del “Pantheon letterario”, ai quali dall'anno dopo si affiancheranno quelli del “Pantheon teatrale”. Oltre che per l'ampiezza delle scelte antologiche e l'efficacia delle illustrazioni, i testi sono degni di nota per il prestigio dei curatori: Elio Vittorini, Carlo Bo, Massimo Bontempelli, Tommaso Landolfi, Lionello Venturi, Ettore Lo Gatto, Giaime Pintor, per citarne solo alcuni. Nel “Pantheon letterario” vedrà la luce Americana, la capitale antologia di letteratura statunitense curata da Elio Vittorini, la cui pubblicazione viene bloccata quando il libro è già in stampa dal Ministro per la Cultura Popolare Alessandro Pavolini. Solo dopo due anni di trattative e con una curatela profondamente mutata Americana potrà finalmente vedere la luce.

Divenuto uno dei più validi collaboratori di Bompiani, Vittorini pubblicherà proprio col conte Valentino i suoi romanzi: dai più celebri Conversazione in Sicilia nel 1941 e Uomini e no nel 1945 ai successivi Il Sempione strizza l'occhio al Fréjus e Le donne di Messina a fine decennio. Il grande scrittore siracusano non sarà il solo a vedere i propri romanzi uscire per la nostra casa editrice, in quegli anni: nel 1941 arriva nelle librerie Lettere di una novizia di Guido Piovene, tra il '42 e il '44 numerosi libri di Alberto Savinio, nel 1942 il Don Giovanni in Sicilia di Vitalino Brancati, che con Bompiani pubblicherà tutte le opere. È invece del 1945 la ristampa di Gente in Aspromonte, il capolavoro di Corrado Alvaro.

Ma anni Quaranta vuol dire anche guerra, con tutto ciò che ne consegue.

Il Dizionario Bompiani delle Opere e dei Personaggi

Concepito alla fine degli anni Trenta, il Dizionario Bompiani delle Opere e dei Personaggi è la grande opera cui l'editore lega il proprio nome, nella quale confluiscono la sua vocazione enciclopedica e l'ambizione di offrire una summa definitiva. Nel lunghissimo processo redazionale vengono coinvolti Ugo Dèttore, ancora Elio Vittorini, Orsola Nemi, Luigi Rognoni, Paolo De Benedetti. Ma la più grande sfida che l'opera deve affrontare è la guerra: il Dizionario è quasi pronto, nel 1943, e si aspetta a settimane il primo giro di bozze, quando Milano viene colpita dai tremendi bombardamenti alleati. Bompiani riesce ad accorrere in casa editrice in compagnia dell'amico Savinio. Lì trovano gli uffici sventrati: “Le bombe avevano distrutto migliaia di voci già composte e impaginate, che il calore aveva fatto fondere. Il piombo fuso si era rappreso come un plastico di mare in tempesta,” racconterà l'editore. Si deve solo alla sensibilità di un tenente tedesco se il piombo preparato per il Dizionario non viene trasformato, previa fusione, in proiettili. In condizioni proibitive i redattori continuano lavorare e a guerra finita l'arca di Noè – così battezzata dal suo ideatore – può prendere il mare. Un lavoro imponente: dodici volumi fra opere e personaggi, più quattro dedicati agli autori.

I francesi: André Gide, Jean-Paul Sartre, Albert Camus

A guerra finita Bompiani dà il via alla pubblicazione in italiano di alcuni dei più importanti nomi delle moderne lettere francesi: nel 1945 si inizia la pubblicazione delle opere di André Gide, di cui nel 1947 uscirà il capolavoro I falsari e dal 1949 i tre volumi del Diario; nel 1946 arriva in Italia L'età della ragione di Jean-Paul Sartre; nel 1947 i primi tre libri di Albert Camus, che sarà da quel momento in poi uno degli autori di punta del catalogo Bompiani: Il malinteso, Il mito di Sisifo, Lo straniero e nel 1948 La peste.

Il “Pegaso letterario”, il “Pegaso teatrale” e le “Opere complete”

Nuova impresa editoriale del dopoguerra sono le due collane avviate nel 1947 del “Pegaso letterario” e del “Pegaso teatrale”, dove vedranno la luce libri di autori cardine del Novecento: da Vladimir Nabokov a Marcel Proust, da Harold Pinter a Edward Albee, Romano Bilenchi, Giuseppe Marotta, T.S. Eliot, di cui Bompiani proporrà al pubblico italiano non solo le Poesie ma anche Assassinio nella cattedrale e Il libro dei gatti tuttofare.

Il decennio si chiude con l'inizio della pubblicazione, nel 1949, di tutte le opere di Joseph Conrad nelle traduzioni di Gadda, Jahier, Guidacci, Serpieri e con introduzioni d'autore, che dà l'avvio alla collana delle “Opere complete” in cui confluirà la vecchia e nuova produzione di Alvaro, Brancati, Camus, Eliot e Moravia.

La collana anniversario

Per celebrare un compleanno importante come il novantesimo, il primo con Giunti Editore, Bompiani ha scelto un libro per ognuno dei nove decenni della propria storia: un riassunto minimo ed essenziale delle puntate precedenti per una casa editrice che, restando fedele a se stessa, ha avuto numerose identità e ha varato un catalogo vastissimo e diversificato. Per gli anni quaranta abbiamo selezionato Lo straniero di Albert Camus.

1947, Lo straniero, Albert Camus

Uscito in Francia nel 1942, in piena guerra mondiale, Lo straniero di Albert Camus viene proposto in Italia nel 1947 nella traduzione di Alberto Zevi, terzo tra le opere del grande scrittore francese a venire pubblicato nel nostro paese da Bompiani. Testo capitale del Novecento, è stato scelto dai lettori di Le Monde come massimo capolavoro del secolo scorso. L'edizione della collana anniversario riprendere la nuova traduzione del 2015 di Sergio Claudio Perroni.