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Premi letterari in giro per il mondo: National Book Award

Premi letterari in giro per il mondo: National Book Award

Questa rubrica è dedicata alla storia di alcuni premi letterari internazionali, una vera miniera che permette a editori e lettori di scoprire voci interessanti da tutto il mondo.


Il National Book Award è uno dei più prestigiosi premi letterari statunitensi. Tra i premiati più celebri troviamo John Steinbeck, William Faulkner, Philip Roth. Questa è la sua storia.

Prima della guerra: il premio dei librai

Il premio nacque nel maggio del 1936 su proposta dell'American Bookseller Association e alla sua prima edizione premiò quattro titoli usciti l'anno precedente (un titolo di narrativa, uno di non-fiction, una biografia e il romanzo più originale).

Nel 1937 i titoli scesero a due, miglior titolo di narrativa e miglior non-fiction, scelti a partire dalle preferenze dei librai d'America, e il premio per il miglior romanzo andò alla Cittadella di A.J. Cronin. Come sottolineò il maestro di cerimonie dell'epoca:

Diversamente dalla giuria del premio Pulitzer, i librai votano semplicemente i propri libri preferiti. Non dicono che questi siano i migliori in assoluto o che eleveranno in qualche modo l'umanità. A vent'anni da oggi si potrà decidere quali sono i veri capolavori. Quest'anno possiamo solo decidere quali libri ci è piaciuto più leggere.

Nel 1938 erano circa trecentoventi le librerie che avevano inviato il proprio voto, ma già nel 1942 l'iniziativa fu abbandonata. Nei pochi anni di vita del premio avevano vinto Via col vento di Margaret MithcellRebecca di Daphne Du MaurierFurore di John SteinbeckCom'era verde la mia valle di Richard Llewellyn ed E Johnny prese il fucile di Dulton Trumbo.

1950: la nascita dell'odierno National Book Award

Quasi dieci anni dopo, nel 1950, l'industria editoriale statunitense decise di riprendere l'iniziativa, premiando, con tre riconoscimenti diversi, “opere americane pubblicate qui [ovvero negli USA]”, cui se ne aggiunse un quarto nel 1969: narrativa, non-fiction, poesia e successivamente letteratura per ragazzi. A queste categorie, vennero affiancati nel 1988 una Medal for Distinguished Contribution to American Letters, conferita a “un autore che abbia arricchito il nostro patrimonio letterario con la propria vita e opera”, mentre nel 2005 un Literarian Award for Outstanding Service to the American Literary Community, a un autore “il cui eccezionale contributo alla comunità letteraria americana rappresenta gli obiettivi della National Book Foundation di ampliare il pubblico e incrementare il valore culturale della letteratura negli Stati Uniti”.

Infatti l'obiettivo, ieri come oggi, è di 

premiare la miglior letteratura americana, espanderne il pubblico e sottolineare il valore culturale del bello scrivere in America.

La giuria considera unicamente i libri pubblicati tra il primo dicembre dell'anno precedente e il 30 novembre di quello corrente. Sta all'editore proporre i titoli e invarne le copie alla giuria, che leggerà i libri proposti e comunicherà la selezione finale a settembre. 

NBA for Fiction

Il primo vincitore nel 1950 fu L'uomo dal braccio d'oro di Nelson Algren. Negli anni successivi molti grandi scrittori e molte pietre miliari della letteratura americana hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento. Qualcuno anche più di una volta: Saul Bellow è al momento il solo ad averlo ricevuto tre volte (nel 1954 per Le avventure di Augie March, nel 1965 per Herzog e nel 1971 per Il pianeta di Mr. Slammer), mentre William FaulknerBernard MalamoudJohn Cheever e Philip Roth lo hanno vinto ciascuno due volte (il primo nel 1951 per le sue Collected Stories e nel 1958 per Una favola; il secondo nel 1958 per Il barile magico e nel 1967 per L'uomo di Kiev; il terzo nel 1958 per Cronache della famiglia Wapshot e nel 1981 per I racconti e il quarto nel 1960 con Addio, Columbus e nel 1995 con Il teatro di Sabbath). Tra i tantissimi non possiamo non ricordare anche Tutti i racconti di Katherine Anne Porter Tutti i racconti di Flannery O'ConnorIl mondo secondo Garp di John IrvingRumore bianco di Don DeLilloCavalli selvaggi di Cormac McCarthy, Le correzioni di Jonathan FranzenEurope Central di William Vollmann e il recente La ferrovia sotterranea di Colson Whitehead. Senza dimenticare nomi come John UpdikeEudora WeltyWallace StegnerIsaac Bashevis SingerE.L. DoctorowSusan Sontag Joyce Carol Oates.

NBA for Non-fiction

Sotto al cappello non-fiction vengono raccolte, come sappiamo, saggi, biografie, autobiografie e così via. Se al grande pubblico sono sicuramente titoli meno noti, non per questo i nomi premiati sono meno importanti: da Norman Mailer nel 1969 a Tom Wolfe nel 1980, da Gore Vidal nel 1993 all'Anno del pensiero magico di Joan Didion nel 2005. Fino ad arrivare a Patti Smith nel 2010 e a Ta-Nehisi Coates nel 2015.

NBA for Poetry

Si può dire che quasi tutti i massimi poeti della contemporanea letteratura statunitense abbiano prima o dopo vinto la sezione a loro dedicata del National Book Award. Tra di loro solo Wallace Stevens e James Merrill lo hanno ottenuto due volte: il primo nel 1952 per Aurore d'autunno e nel 1955 per Il mondo come meditazione; il secondo nel 1976 per Nights and Days e nel 1979 per Mirabell: Books of Number. I grandi nomi sono tantissimi: William Carlos WilliamsMarianne MooreW.H. AudenRobert LowellRandall JarrellJames MerrillElizabeth BishopFrank O'HaraAllen GinsbergAdrienne RichWilliam MeredithW.S. MerwinFrank Bidart fino all'ultimo premio Nobel, Louise Glück nel 2014. Nel nostro catalogo trovate Autoritratto entro uno specchio convesso, la raccolta con la quale nel 1976 John Ashbery ottenne la vittoria.

NBA for Young People's Literature

Aggiunta nel 1969 alle tre precedenti, anche questa categoria vede nell'albo dei vincitori alcune delle migliori penne della contemporanea letteratura per ragazzi (Ursula K. Le GuinMaurice SendakPaula FoxKatherine Paterson – per ben due volte, nel 1977 e nel 1979) e alcuni veri e propri classici come Buchi nel deserto di Louis Sachar nel 1998, La stagione delle conserve di Polly Horvath nel 2003 e Diario assolutamente sincero di un Indiano part-time di Sherman Alexie.

NBA for Translated Literature

Già attiva dal 1967 al 1983, ma limitato alla narrativa e senza l'obbligatorierà che l'autore fosse ancora in vita, la sezione di letteratura straniera tradotta del National Book Award è rinata pochissimi anni fa, nel 2018: oltre all'autore, anche il traduttore – che viene premiato a sua volta – dev'essere in vita e si prendono in considerazione opere di fiction e non-fiction.

La prima edizione del premio è stata vinta dalla tedesco-giapponese Yoko Tawada e dalla sua traduttrice Margaret Mitsutani. In finale quell'anno, però, c'era anche I vagabondi del futuro premio Nobel Olga Tokarczuk. L'anno successivo il premio è andato al Ritorno del barone Wenckheim di László Krasznahorkai e alla traduttrice Ottilie Mulzet, sbaragliando i concorrenti, tra cui Morire è un mestiere difficile del siriano Khaled Khalifa. Nel 2020 invece è tornata a vincere una giapponese, Miri Yu, tradotta da Morgan Giles. Anche in questo caso uno dei libri del nostro catalogo, Stagione di uragani di Fernanda Melchor, figurava tra i contendenti.

I premi alla carriera

Come accennato, sono previsti anche due premi speciali alla carriera, che prendono in cosiderazione l'intera opera di un autore e non soltanto un singolo libro. Anche in questo caso, se non di più, molti dei vincitori sono dei mostri sacri delle lettere americane: i già citati Saul BellowEudora WeltyJohn UpdikePhilip RothNorman MailerJoan DidionGore VidalJohn AshberyDon DeLilloUrsula K. Le Guin ma anche il Nobel Toni Morrison, e ancora Ray BradburyArthur MillerStephen KingLawrence FerlinghettiDave EggersIsabel AllendeEdmund White e, last but not least, Walter Mosley.