Il ritorno del Barone Wenckheim
Vincitore del National Book Award for Translated Literature 2019
Giunto ormai al capitolo decisivo della vita,
il barone Béla Wenckheim torna nel paese natio
in una sperduta provincia ungherese. La sua
è una figura avvolta nel mistero: chi lo incrocia
lo descrive come inverosimilmente pallido, magro
e alto come un grattacielo, occhi neri, sguardo
trasognato. A causa dei debiti di gioco è fuggito
da Buenos Aires, dove viveva in esilio, e non
desidera altro che riunirsi al grande amore di
gioventù, la sua Marietta o Marika: lui la chiama
Marietta, ma per tutti gli altri è Marika. Il viaggio
del barone si intreccia con quello del Professore,
uno dei massimi esperti mondiali in muschi
e licheni, che a sua volta si ritira dagli allori
accademici per rinchiudersi in un selvatico
eremitaggio e dedicarsi a faticosi esercizi di
esenzione dal pensiero nelle immediate vicinanze
della città di Béla Wenckheim. Il ritorno del
barone, che nella tensione dell’attesa è foriero
di ricchezza per tutti, è ammantato da un
rincorrersi di voci e da un turbine di pettegolezzi;
attraverso le pagine graffianti dei giornali
scandalistici ci immergiamo nella realtà del
mondo ungherese e nella condizione di precarietà
non solo economica in cui versa. Ma cosa
succede se il Messia tanto atteso non porta con
sé la salvazione ma anzi il giudizio universale?
Un romanzo visionario che racconta l’assurdità
del presente al ritmo di una marcia funebre.
Vincitore del National Book Award for Translated Literature 2019
Giunto ormai al capitolo decisivo della vita,
il barone Béla Wenckheim torna nel paese natio
in una sperduta provincia ungherese. La sua
è una figura avvolta nel mistero: chi lo incrocia
lo descrive come inverosimilmente pallido, magro
e alto come un grattacielo, occhi neri, sguardo
trasognato. A causa dei debiti di gioco è fuggito
da Buenos Aires, dove viveva in esilio, e non
desidera altro che riunirsi al grande amore di
gioventù, la sua Marietta o Marika: lui la chiama
Marietta, ma per tutti gli altri è Marika. Il viaggio
del barone si intreccia con quello del Professore,
uno dei massimi esperti mondiali in muschi
e licheni, che a sua volta si ritira dagli allori
accademici per rinchiudersi in un selvatico
eremitaggio e dedicarsi a faticosi esercizi di
esenzione dal pensiero nelle immediate vicinanze
della città di Béla Wenckheim. Il ritorno del
barone, che nella tensione dell’attesa è foriero
di ricchezza per tutti, è ammantato da un
rincorrersi di voci e da un turbine di pettegolezzi;
attraverso le pagine graffianti dei giornali
scandalistici ci immergiamo nella realtà del
mondo ungherese e nella condizione di precarietà
non solo economica in cui versa. Ma cosa
succede se il Messia tanto atteso non porta con
sé la salvazione ma anzi il giudizio universale?
Un romanzo visionario che racconta l’assurdità
del presente al ritmo di una marcia funebre.