Giunti Editore

— Parola all'editore

Bompiani Gaia. Storie del pianeta

Bompiani Gaia. Storie del pianeta

Da sempre provo un immenso amore per la terra, e oggi che tutta la vita è una vita contro la natura, contro l'essere intero dell'uomo, provo questa szensazione di fretta, sento la necessità di registrare tutto e tener caro, e di condividere questo amore prima che sia troppo tardi. Il tempo passa: il mio e quello della terra.

Josephine Johnson

 

Da Bompiani abbiamo sempre fatto libri che parlano di natura, di piante, di animali, di ambiente, dando casa a progetti italiani e scoprendo tesori nel mondo. Gaia è una collana che nasce per fare ordine in questa nostra ricerca, per dare una cornice alle nostre incursioni letterarie nel mondo naturale e aiutare i lettori a riconoscere i percorsi che ci piace tracciare: e dunque accoglierà storie di alberi e persone, diari di vita con vegetali e animali, riflessioni sull'equilibrio – necessario, precario, sempre più a rischio – fra noi esseri umani e gli altri abitanti del pianeta.

Il titolo che apre questa nuova collana è L'isola dentro l'isola proprio perché la prosa poetica e precisa di Josephine Johnson – un'autrice che Bompiani ha iniziato a riscoprire nel 2016 con la ripubblicazione del suo Ora che è novembre, vincitore del premio Pulitzer nel 1935 – ci guida a contemplare bellezza e crudeltà della natura e a creare inevitabili paralleli con la condizione umana. La natura, nel bene e nel male, nel bello e nel brutto, siamo noi.

Il libro si articola in dodici capitoli, ognuno dedicato a uno dei mesi dell'anno, dodici finestre aperte sul mondo naturale. Ma lo sguardo dell'autrice, che ha scelto una vita ritirata e contempla animali, natura, cieli, è lo stesso che si sofferma sugli orrori del mondo devastato da guerre e modernità, stabilendo paralleli di un acume sconcertante, contemporanei perché senza tempo. Pubblicato nel 1969 questo piccolo gioiello viene proposto ora al lettore italiano nella traduzione di Beatrice Masini, arricchito dalle illustrazioni di Chiara Palillo.

Josephine Johnson