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Bompiani Ragazzi: dieci consigli di lettura

Bompiani Ragazzi: dieci consigli di lettura

Se ci seguite sui social saprete che a dicembre abbiamo una piccola rubrica fissa, #BompianiRagazzi: una raccolta di consigli di lettura scelti dal nostro catalogo adatta ai lettori giovani – per età e nell'animo. Seguiteci in questo percorso: abbiamo raccolto qui tutti i libri consigliati nelle scorse settimane per darvi qualche spunto di lettura prima che inizino le feste!

Volete saperne di più sulla storia dei libri per ragazzi in Bompiani? Vi consigliamo di leggere la serie di articoli che racconta la loro storia nel catalogo della nostra casa editrice, fin dagli anni trenta.

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Tre casi per l'investigatore Wickson Alieni di Luca Doninelli, illustrato da Nicole Donaldson, vincitore del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2019

L'investigatore Wickson Alieni ha qualcosa di davvero particolare: non ha niente di particolare. È così normale da essere invisibile. Cosa che per un investigatore può rivelarsi un'arma straordinaria. Nessuno lo nota, nessuno lo vede. Però lui c'è. E il commissario Frank Fellikke è ben felice di poter contare su un alleato del genere, anche perché lui, Fellikke, lavora meno che può: è troppo occupato a occuparsi del suo unico capello, che si chiama Filippo. E questo è solo l'inizio. L'inizio di tre avventure londinesi, tra nebbie dense e macchine acchiappanuvole, tè delle cinque, ombrelli e furti di aringhe, che oltre all'investigatore invisibile vedono in scena un topastro di fogna, il terribile malvivente Milton Bobbitt e il suo molto dentato complice, un inventore geniale...

Il giro del '44 di Nicola Cinquetti

Giro d’Italia, giugno 1940: Martino segue trepido le tappe della gara insieme al nonno e al suo migliore amico. Sono tutti tifosi di Gino Bartali, ma c’è un giovane che sembra insidiarlo con una leggerezza di levriero: Coppi Fausto da Castellania, che vincerà alla sua prima partecipazione. Ma c’è poco da gioire: il giorno dopo la fine del Giro, l’Italia entra in guerra. Quattro anni dopo Martino e la sua famiglia sono sfollati in campagna. Noia – ma per fortuna lui ha portato la sua bici. Così, senza mai smettere di fantasticare su un suo personale Giro d’Italia disegnato dalla geografia dei libri di scuola, tra singolari commerci e movimenti oscuri di bande partigiane, osservando senza troppo capire, Martino si trova ad affrontare la realtà, più dura che mai, e cresce tutto in una volta.
Un romanzo sulla vita e sulla guerra, sugli eroi di quando eravamo bambini, che restano sempre con noi, e su quella gara con la G maiuscola che è metafora di tutte le salite e di tutte le discese che punteggiano le nostre vite.


Omero è stato qui di Nadia Terranova, illustrato da Vanna Vinci

È il lembo d’acqua che separa Messina e Reggio Calabria a unire le otto storie di questa raccolta: Scilla e Cariddi e la loro avversa fortuna, Dina e Clarenza che con coraggio hanno difeso Messina dall’attacco dei nemici, Ulisse ammaliato dalle Sirene, Cola Pesce in carne, ossa e squame... L’omaggio di Nadia Terranova alla sua città, Messina, e al suo mare.

La bambina selvaggia e Bambole giapponesi di Rumer Godden

Due classici del nostro tempo, pubblicati negli anni settanta, che raccontano di bulli, libertà, convivenza, accettazione, appartenenza, case e famiglia. Il primo è la storia di Kizzy, bambina metà e metà, un po' zingara un po' no, che vive con la vecchissima nonna in un carrozzone dentro un frutteto, e il suo migliore amico è Joe, un cavallo. I compagni di scuola la prendono in giro perché è strana, selvaggia, diversa, ma a lei non importa granché, finché ha il suo mondo a cui tornare. Poi la nonna muore e tutto cambia. Per fortuna c'è l'Ammiraglio, un burbero gentiluomo che vive in una grande dimora ed è disposto a prendersi cura di lei. Ma al villaggio ci sono un sacco di ficcanaso che pensano che per una bambina ci voglia un altro genere di casa e di famiglia. E i ragazzi della scuola, soprattutto le femmine, sono sempre più ostili. Per Kizzy, abituata a essere indipendente, non è facile accettare regole e confini; e per gli altri non è facile accettare le sue stravaganze. Eppure un modo per incontrarsi c'è sempre, quando lo si vuole cercare. Le protagoniste del secondo, invece, sono Fiore e Felicità,   due bamboline giapponesi che dopo uno scomodo viaggio dentro una scatola finiscono tra le mani di Nona. Anche lei dopo uno scomodo viaggio è finita dall'India all'Inghilterra, e non è per niente contenta. Le mancano i colori e i profumi di quando era piccola; in Inghilterra fa sempre freddo; gli zii sono tanto gentili con lei, ma i cugini sono strani e un po' pungenti, soprattutto Belinda. Fiore e Felicità vorrebbero tanto che una bambina gentile e intelligente si prendesse cura di loro e si confidano la speranza che Nona sia la bambina giusta. Scopriranno che è proprio così a poco a poco, quando Nona deciderà di dar loro quello che meritano: una casa di bambole giapponese da costruire e arredare, complice il cugino Tom e via via anche il resto della nuova famiglia. Perché avere una casa è importante per tutti, bambini e bambole; e quando non c'è, o non c'è più, bisogna essere capaci di inventarsela.
La traduzione è di Marta Barone.

L'edizione speciale del Piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry

Per celebrare i nostri 90 anni quest'autunno abbiamo pubblicato la riproduzione anastatica della primissima edizione italiana di uno dei nostri classici più amati, un capolavoro della letteratura che, come i suoi grandi predecessori, da Peter Pan a Pinocchio, dai Racconti delle Fate di Perrault, dalle Fiabe di Andersen ai Racconti Popolari dei fratelli Grimm e ad Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll, si rivolge a piccoli e a grandi, e sa trovare un linguaggio immortale.
La traduzione è di Nini Bregoli.

Storie per bambini perfetti e Favole a cui non badare troppo di Florence Parry Heide, illustrati da Sergio Ruzzier

Due piccoli libri ormai classici, brevi, deliziosi e un po' perfidi. La prima raccolta di raccontini, apparsa per la prima volta nel 1985, dimostra con pungente sagacia che essere un bambino perfetto è una bella cosa, ma ci si perde tutto il divertimento; mentre la seconda ha morali che forse non si possono propriamente definire tali. Ma non ha importanza: casomai basta non prestarci troppa attenzione.
La traduzione è di Paolo Maria Bonora.

Lettera a Thom sull'amore di John Steinbeck, illustrato da Shout

È il 1958 e Thom si è innamorato di Susan, che ha conosciuto a scuola. Ma come si fa ad affrontare un sentimento nuovo e così travolgente? Thom lo chiede a suo padre, John Steinbeck, che gli risponde con una lettera piena di dolcezza, affetto e saggezza.
La traduzione è di Beatrice Masini.

Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi, illustrato da Lorenzo Mattotti

Il più grande romanzo per ragazzi della nostra letteratura nella versione onirica e splendida di un maestro dell'illustrazione italiana.

Il gufo e la bambina di Beppe Tosco, illustrato da Leand... pardon, Zosia Dzierżawska

Stella è preoccupata che il suo amico gufo Cocò stia invecchiando troppo in fretta e insieme ai comuni amici, un merlo e un porcello, è decisa a trovare un rimedio allo scorrere del tempo. Intanto l’autore della storia è a sua volta alle prese con l’indisciplinato illustratore Leandro, che dovrebbe riempire le pagine di disegni seguendo le sue indicazioni. Peccato che le idee di Leandro non sempre coincidano con quelle dello scrittore...

Il giocoliere di Nostra Signora di R.O. Blechman

Il celebre illustratore R. O. Blechman ha dato vita nel 1952 a una graphic novel ante litteram, riscrivendo una leggenda medievale con il suo tratto rapido e ironico.
È la notte di Natale. Tutti i monaci hanno preparato un dono per la Vergine nella cappella del monastero: gli amanuensi hanno scritto, gli scultori hanno scolpito, il cuoco ha cucinato, ognuno ha messo il proprio lavoro al servizio di Maria. Tranne Cantalberto. Cantalberto è un giocoliere e si è ritirato nel monastero sperando di dare un senso più alto alla sua vita, ma non sa scrivere o scolpire o cucinare. Allora fa quello che sa fare al meglio delle sue possibilità: e questo è il dono più bello che si possa fare e ricevere.
La traduzione è di Beatrice Gatti.