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— Parola all'editore

La poesia del mese. Giugno 2021

La poesia del mese. Giugno 2021

Cos’è la poesia che non salva
i popoli né le persone?
Una complicità di menzogne ufficiali,
una cantilena di ubriachi, a cui fra un attimo verrà tagliata la gola,
una lettura per signorinette.

Che volevo una buona poesia, senza esserne capace,
che ho capito, tardi, il suo fine salvifico,
questo, e solo questo, è la salvezza.

Czesław Miłosz, Prefazione, 1945

A fine mese il nostro appuntamento con la poesia è immancabile. Per questo giugno 2021 andiamo ad Alessandria d'Egitto a scoprire uno dei massimi poeti di lingua greca del Novecento, Kostantinos Kavafis, di cui abbiamo appena pubblicato Poesie e prose nei Classici della letteratura europea, a cura di Renata Lavagnini e Cristiano Luciani.
 

Mezz'ora

Non ti ho avuto né mai ti avrò,
io credo. Qualche parola, un accostarsi,
come avant'ieri al bar, e poi nient'altro.
Non lo nego, è una pena. Ma noi dell'Arte
a volte con la tensione della mente, e certo
per poco tempo, ricreiamo un piacere
che quasi come reale appare.
Così ieri l'altro al bar – seppure
con l'aiuto compassionevole dell'alcol –
ebbi mezz'ora perfettamente erotica.
Lo comprendesti, credo, e apposta
ti soffermasti un po' più a lungo.
Ed era necessario. Perché con tutta
la fantasia, e la magia dell'alcol,
dovevo vedere le tue labbra,
dovevo avere il tuo corpo vicino.

                                                        1917

 

Μισή ώρα

Μήτε σε απέκτησα, μήτε θα σε αποκτήσω
ποτέ, θαρρώ. Μερικά λόγια, ένα πλησίασμα
όπως στο μπαρ προχθές, και τίποτε άλλο.
Είναι, δεν λέγω, λύπη. Αλλά εμείς της Τέχνης
κάποτε μ’ έντασι του νου, και βέβαια μόνο
για λίγην ώρα, δημιουργούμεν ηδονήν
η οποία σχεδόν σαν υλική φαντάζει.
Έτσι στο μπαρ προχθές — βοηθώντας κιόλας
πολύ ο ευσπλαχνικός αλκολισμός —
είχα μισή ώρα τέλεια ερωτική.
Και το κατάλαβες με φαίνεται,
κ’ έμεινες κάτι περισσότερον επίτηδες.
Ήταν πολλή ανάγκη αυτό. Γιατί
μ’ όλην την φαντασία, και με το μάγο οινόπνευμα,
χρειάζονταν να βλέπω και τα χείλη σου,
χρειάζονταν να ’ναι το σώμα σου κοντά.

                                                        1917

Konstantinos Kavafis