Cos’è la poesia che non salva
i popoli né le persone?
Una complicità di menzogne ufficiali,
una cantilena di ubriachi, a cui fra un attimo verrà tagliata la gola,
una lettura per signorinette.Che volevo una buona poesia, senza esserne capace,
che ho capito, tardi, il suo fine salvifico,
questo, e solo questo, è la salvezza.Czesław Miłosz, Prefazione, 1945
A fine mese il nostro appuntamento con la poesia è immancabile e per marzo abbiamo scelto un testo tratto da Ho sognato di vivere! la raccolta delle poesie giovanili inedite di Carmelo Bene, scritte tra il 1950 e il 1958 e custodite tra i documenti di famiglia. Riportate alla luce dal nipote Stefano De Mattia, ci offrono l'occasione preziosa di incontrare di nuovo un artista unico ai primissimi esperimenti con la parola.
Ammirare incantato
l'avvenire
stellato di sogni,
potrò quando il biancore
mattutino cesserà
di deludermi;
e la notte
m'avvolgerà di luce,
senza che il cielo
si vesta di rosa;
io godrò la musica
del silenzio
e mi parrà svanire!