Giunti Editore

— Parola all'editore

Ricordando Maria Bettetini

Ricordando Maria Bettetini

Quando abbiamo saputo della scomparsa di Maria Bettetini, una domenica di ottobre del 2019, siamo rimasti tutti senza parole. Sapevamo che non stava bene, ma eravamo anche tutti abituati alla leggerezza con cui minimizzava sulle sue fatiche di salute. Arrivava in redazione il lunedì pomeriggio – aveva stabilito questo rituale – vibrante dei colori che tanto amava, sorridente, pronta alla battuta, e si chiudeva nella sala delle riunioni a setacciare con la nostra Alessandra Matti il farsi di progetti sempre complessi e sfidanti, a snodare grovigli, a fare scelte. Era generosa nel dire sì quanto inflessibile nel dire no, e sappiamo bene che la buona editoria è tutta questione di sì e di no detti nel modo giusto e al momento giusto, senza incertezze. Nel dirigere le collane di filosofia, il Pensiero occidentale e i Testi a fronte, aveva raccolto l’eredità imponente di Giovanni Reale, suo maestro, con il placet e la fiducia degli eredi, e da lì era ripartita, alternando il farsi di libri pensati da tempo, che avevano bisogno di una guida per venire al mondo, con la semina di nuove idee.

Quello che ci ha lasciato, e che vogliamo ricordare a un anno di distanza dalla sua morte – ma che ci ricordiamo sempre –, è l’ordine e la lucidità del suo pensiero, che ci ha consentito di avanzare sulle sue tracce pubblicando le opere di cui ha seguito il nascere: proprio in queste settimane arrivano in libreria le Opere complete di Blaise Pascal e Dalla mia vita. Poesia e verità, l’autobiografia degli anni giovanili di Goethe.

Ci ha lasciato qualcosa che resta, dunque. Dei bei libri, e il ricordo della sua energia, della sua passione, della compagnia che ci ha tenuto lavorando con noi.

 

13 ottobre 2020