Lei non sa chi sono io! è un questionario semiserio per conoscere meglio i nostri autori. In questa puntata chiacchieriamo con Roberta Scorranese: giornalista, lavora al Corriere della Sera dove si occupa di temi culturali e di attualità. Per Bompiani ha scritto Portami dove sei nata.
Chi ti ha insegnato a leggere e scrivere?
La mamma. E l’abitudine a leggere le marche di elettrodomestici. Ricordo che imparai le consonanti nasali palatali come “gn” grazie a un frigorifero
Volevi fare lo scrittore già da piccolo?
No! La giornalista, cosa che poi ho fatto.
Qual è il primo libro che ricordi di aver amato da bambino, e l’ultimo libro che hai letto?
Piccole Donne appena ho imparato a leggere. Cuori fanatici lo sto finendo.
Dove scrivi, come scrivi (a mano o su un computer) e in quali momenti della giornata?
Scrivo sempre al computer e lo faccio alle sei del mattino. Però va detto che alle dieci di sera sono già a letto.
Qual è la libreria che frequenti più spesso?
Verso Libri di Milano.
In viaggio porti con te libri di carta o eReader?
Carta, sempre carta. Perché leggere su carta è un’altra cosa.
Dove preferisci leggere?
A letto (vedi domanda numero 4)
In che ordine tieni i libri sui tuoi scaffali?
In nessun ordine. Ma i preferiti sono sempre in vista.
Casa editrice o autore straniero molto amato?
Amos Oz. Che una volta mi ha detto: “Sei un angelo” (nessun mistero: semplicemente avevo impedito che lui e sua moglie perdessero un aereo).
Un titolo che ti rappresenta o che vorresti aver scoperto tu.
Riparare i viventi. Lo trovo impossibile, dunque auspicabile.
C’è un libro che ti ha salvato in un momento difficile, o che ha cambiato il tuo percorso di vita?
Se leggi L’uomo senza qualità a vent’anni la vita ti cambia di certo.
Un libro che hai regalato a una persona amata?
Ho regalato Le confessioni di Agostino a mia madre.
Qual è il personaggio letterario che hai amato maggiormente?
Jo di Piccole Donne. Peccato però che quando si è bambine si vorrebbe assomigliare ad Amy. Jo è una puntale riscoperta, nonché la più precisa conferma della condizione adulta femminile.
E quale il luogo della letteratura – anche fantastico – che vorresti visitare?
Il Canada (metaforico) di due delle mie scrittrici preferite, che sono Alice Munro e Mavis Gallant. Il Canada, quello vero, l’ho visitato.
Quale libro secondo te si dovrebbe far leggere a scuola?
Azzardo Madame Bovary. Perché è un libro su una tragedia che non riesce a diventare tragedia, è un libro sulla mediocrità. E prima si impara a riconoscere la mediocrità e meglio ci si allena ad evitarla.
Quale consiglio daresti a uno scrittore esordiente?
Nessuno. Volete davvero farmi passare per una babbiona?
Facebook, Twitter, Instagram, o sei per il silenzio-social?
Ahimè sto su tutti e tre. Però mi divertono, e finché mi divertono…
Un aggettivo per il tuo carattere e un carattere di stampa che ti piace.
Rigorosamente Verdana 11. Io sono una persona bene educata.
Copertina rigida o brossura?
Ovviamente la leggerezza della brossura.
Un tuo sogno?
Sono sincera: vorrei essere ricordata come una persona che, almeno per una volta, ha illuminato la vita di qualcuno.
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