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— Parola all'autore

Lei non sa chi sono io! Con Jennifer Guerra

Lei non sa chi sono io! Con Jennifer Guerra

Lei non sa chi sono io! è un questionario semiserio per conoscere meglio i nostri autori. In questa puntata chiacchieriamo con Jennifer Guerra, della quale è appena uscito, nella collana MunizioniIl capitale amoroso.

 

Chi ti ha insegnato a leggere e scrivere?

Mia mamma. Ho dei ricordi molto precisi di lei che mi insegna a scrivere il mio nome sedute al tavolo in cucina, quando andavo all’asilo.

Volevi fare lo scrittore già da piccolo?

Sì. Anche se poi, crescendo, ho abbandonato l’idea. E alla fine mi sono ritrovata qui.

Qual è il primo libro che ricordi di aver amato da bambino, e l’ultimo libro che hai letto? 


Con i registri della biblioteca ho scoperto che il primo libro letto è Riccioli d’oro, ma non me lo ricordo molto. Tra i libri a cui sono più affezionata ci sono senz’altro Piccole donne, il GGG di Roald Dahl e Ascolta il mio cuore di Bianca Pitzorno. L’ultimo libro letto è Chav di D. Hunter.

Dove scrivi, come scrivi (a mano o su un computer) e in quali momenti della giornata?

Scrivo al computer, seduta alla mia scrivania, anche se in primavera o d’estate mi sposto in giardino. Buona parte del Capitale amoroso l’ho scritta sul balcone della casa in affitto a Milano. Lavorando durante il giorno mi sono sempre ritrovata a scrivere di sera.

Qual è la libreria che frequenti più spesso?

Quando ero a Milano, mi piaceva molto andare da Verso Libri.

In viaggio porti con te libri di carta o eReader?

Negli ultimi anni leggo spesso sull’ereader, ma dipende da cosa sto leggendo. Se è un libro compatto, preferisco la carta.

Dove preferisci leggere?

Sdraiata sul letto. Ma il mio posto preferito in assoluto da piccola era il dondolo nel giardino di mia nonna.

In che ordine tieni i libri sui tuoi scaffali?

Li ho divisi per temi.

Casa editrice o autore straniero molto amato?

Hemingway: ho una vera e propria ossessione. È l’oggetto delle mie due tesi di laurea.

Un titolo che ti rappresenta o che vorresti aver scoperto tu.

L’arte della gioia di Goliarda Sapienza. Lo trovo bellissimo.

C’è un libro che ti ha salvato in un momento difficile o che ha cambiato il tuo percorso di vita?

Il mestiere di vivere di Cesare Pavese.

Un libro che hai regalato a una persona amata?

Il giorno di Giuseppe Parini, per uno scherzo tra di noi.

Qual è il personaggio letterario che hai amato maggiormente?

Il colonnello Cantwell di Di là dal fiume e tra gli alberi.

E quale il luogo della letteratura – anche fantastico – che vorresti visitare?

Hogwarts: è un luogo fondamentale della mia infanzia.

Quale libro secondo te si dovrebbe far leggere a scuola?

Il buio oltre la siepe di Harper Lee.

Quale consiglio daresti a uno scrittore esordiente?

Non lasciarsi sopraffarsi dall’ansia della produttività. È la peggior nemica della lucidità.

Facebook, Twitter, Instagram, o sei per il silenzio-social?

Uso Instagram, ma con parsimonia.

Un aggettivo per il tuo carattere e un carattere di stampa che ti piace.

Introversa e Garamond

Copertina rigida o brossura?

Brossura.

Ci confidi un tuo sogno?

Quello di molti scrittori: il mio nome sul New Yorker.

 


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Jennifer Guerra