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L'incredibile longevità della tecnologia

L'incredibile longevità della tecnologia

La narrazione della tecnologia, ai nostri giorni, è perlopiù centrata su un’idea assai semplicistica di innovazione. Abbiamo l’impressione che il nostro rapporto con la tecnologia sia costantemente proiettato verso il futuro, con nuove e più efficienti tecnologie pronte ogni giorno a spazzare via quelle vecchie. Ma è davvero così o si tratta di una sorta di illusione “prospettica”?  

Massimiano Bucchi, autore di Io e Tech, ci guida alla scoperta di quattro tecnologie date per spacciate che sono invece al lavoro ancora oggi.

Il telefono fisso

Da diversi anni non solo il telefono fisso veniva dato per spacciato, ma addirittura il traffico voce mobile era considerato a rischio estinzione, soppiantato da messaggi e scambio dati. Ebbene, nei mesi di forzato isolamento a causa del Covid-19, conversazioni telefoniche e linee fisse hanno avuto un’inaspettata riscossa.

Negli Stati Uniti, nonostante negli ultimi vent’anni siano sparite 90 milioni di utenze fisse, Verizon ha documentato un aumento delle chiamate del 33%. In Italia, TIM ha registrato aumenti di traffico su linea fissa del 70%, con punte del 90%. E se l’utilizzo più esteso della linea fissa per connettersi a internet è comprensibile, è ipotizzabile che le chiamate vocali abbiano rappresentato per molte persone una risorsa importante per coltivare le relazioni personali e professionali in un periodo in cui non era possibile incontrarsi di persona. Sarà interessante, naturalmente, vedere se si tratta di una tendenza duratura, o di un fenomeno legato alla situazione di emergenza. 

Il fax e la posta pneumatica

Tecnologie che le nuove generazioni non hanno mai neppure visto come il fax (che ebbe una breve ma intensa stagione di gloria negli ultimi decenni del secolo scorso) sopravvivono in alcune organizzazioni: come backup in caso di guasto dei supporti digitali, per facilitare utenti poco connessi e perfino, ironicamente, per validare contratti nel settore della telefonia mobile.

E se il fax è archeologia analogica, figuriamoci la posta pneumatica! Impianti di posta pneumatica si diffusero nella seconda metà dell’Ottocento nelle grandi città (Londra, Parigi, Berlino, Praga; Milano, Roma, Napoli in Italia) per recapitare documenti e messaggi. Ancora oggi tuttavia il sistema viene utilizzato, soprattutto in settori come quello ospedaliero e farmaceutico, per trasferire rapidamente da una parte all’altra di ospedali o impianti di produzione provette, farmaci e cartelle cliniche, con un solido business di aziende che fanno installazione e manutenzione e un mercato che vale 2 miliardi di dollari e prospettive di crescita fino a 2 miliardi e mezzo di qui al 2024. 

Il vinile

Le tecnologie considerate pronte per il pensionamento che hanno conosciuto un rilancio e una riscoperta, magari di nicchia, sono molti e nei più diversi settori tecnologici. Uno dei più noti è il caso del vinile nel campo dell’ascolto musicale. La scomparsa degli LP è stata data per certa almeno tre volte: prima per l’avvento della musicassetta, poi del CD e infine della musica in streaming. Nell’ultimo decennio ha ritrovato una nicchia di consumo, piccola ma in crescita, passando dai 4,5 milioni di pezzi venduti nel 2006 ai quasi 19 milioni nel 2019.

Vecchie automobili sovietiche

Nell’epoca che guarda ormai all’auto elettrica e a quella senza conducente, vecchie ma robuste e facilmente riparabili Lada di produzione sovietica affrontano ancora impavide le strade ghiacciate del nord della Russia al punto da meritare un divertente documentario del regista Dieter Deswarte (“Where Soviet cars go to not quite die”). 

 

Massimiano Bucchi