Giunti Editore

— Letterature

Premi letterari in giro per il mondo: O. Henry Prize

Premi letterari in giro per il mondo: O. Henry Prize

Questa rubrica è dedicata alla storia di alcuni dei premi letterari internazionali, una vera miniera che permette a editori e lettori di scoprire voci interessanti da tutto il mondo.


Il premio

L'O. Henry Prize, considerato il più prestigioso premio statunitense per la narrativa breve, è assegnato ogni anno a uno o più racconti pubblicati su rivista. Il premio prende il nome dallo pseduonimo di uno dei maestri assoluti del racconto, O. Henry (1862-1910). In italiano trovate la splendida raccolta Memorie di un cane giallo, edita da Adelphi, e l'elegante versione illustrata dalla matita di Lisbeth Zwerger della sua opera più celebre, Il dono dei Magi, disponibile per Nord-Sud Edizioni.

Come nacque il premio? Otto anni dopo la more di O. Henry, nell'aprile del 1918, il Twilight Club (fondato nel 1883 e più tardi conosciuto con il nome di Society of Arts and Letters) diede una cena in suo onore all'Hotel McAlpin di New York. Spinti dall'entusiasmo del ricordo, i presenti formarono un comitato che, nel dicembre dello stesso anno presso l'Hotel Biltmore, creò un O. Henry memorial e decise di assegnare un premio annuale in onore dello scrittore al migliore racconto pubblicato nei dodici mesi precedenti. Il comitato doveva quindi leggere i testi di narrativa breve che comparivano nelle varie riviste letterarie e scegliere il più meritevole. Le condizioni per poter concorrere erano e sono a tutt'oggi che il racconto sia scritto in inglese e pubblicato su un periodico statunitense o canadese.

La selezione

Nel 1919 la prima edizione andò a Margaret Prescott Montague per il racconto England to America, pubblicato sull'Atlantic Monthly. Lo stesso anno il comitato scelse la Doubleday, Page & Company perché pubblicasse il volume O. Henry Memorial Award Prize Stories 1919, che raccoglieva i migliori racconti di quell'anno. Conosciuto poi come O. Henry Prize Stories, è ormai un appuntamento annuale importantissimo che propone ai lettori il meglio della produzione breve delle letterature nordamericane in lingua inglese. A partire dal 2003 la scelta del vincitore, a valle della prima selezione, è compiuta da una giuria di tre membri, nuovi ogni anno: ricevono le storie in forma manoscritta, senza menzione del nome dell'autore o del luogo di pubblicazione. Ogni giurato, in modo indipendente, ne sceglie una di speciale interesse e merito. Questo significa che a partire dal 2003 più che un solo racconto vincitore ci sono tre menzioni d'onore.

Chi ha vinto il premio?

Nel corso degli anni sono tantissimi i grandi scrittori che hanno vinto l'O. Henry Prize: Dorothy Parker, Eudora Welty, Truman Capote, John Updike, Cynthiza Ozick, Alice Munro, Lorrie Moore, William Faulkner, Raymond Carver, John Cheever, Bernard Malamud, Saul Bellow, Mark Haddon, Antonia Byatt... Molti autori e autrici sono nel nostro catalogo! 

Nel 1944, anno in cui il premio fu assegnato a Irwin Shaw per il racconto Walking Wounded, apparso sul New Yorker: di suo abbiamo appena riportato in libreria il romanzo Il ricco e il povero. Sei anni dopo Wallace Stegner vinceva con The Blue-Winged Teal, della Sewanee Review, mentre nel 1957 Flannery O'Connor otteneva la prima delle sue tre vittorie (le altre sarebbero state nel 1963 per Everything That Rises Must Converge, una delle short stories più celebri dell'autrice, e nel 1965 per Revelation) con Green Leaf, comparso sulla medesima rivista – li trovate tutti nella raccolta Tutti i racconti. Un'altra grande scrittrice di narrativa breve, Katherine Anne Porter, fu la vincitrice dell'edizione 1962 grazie a Holiday, pubblicato dall'Atlantic Monthly e disponibile nel nostro Lo specchio incrinato. Anche a Joyce Carol Oates il premio è andato più di una volta: nel 1967 per In the Region of Ice e nel 1973 per The Dead. Spostandoci avanti nel tempo Stephen King ha vinto nel 1996 con The Man in the Black Suit, mentre nell'ultimo decennio sono tre i nostri autori premiati: Jim Shepard nel 2011 con Your Fate Hurtles Down at You, Elizabeth McCracken nel 2015 con Birdsong from the Radio e Tessa Hadley nel 2019 con Funny Little Snake.