Teologia platonica
La Teologia Platonica di Proclo rappresenta la summa
metafisico-teologica della riflessione neoplatonica.
All’interno di questa monumentale opera, i miti
del paganesimo greco e delle tradizioni misteriche
sono intrecciati, in modo sistematico e attraverso
una complessa interpretazione simbolico-allegorica,
con l’esegesi filosofica neoplatonica della teologia
divinamente ispirata di Platone, che agli occhi di
Proclo è in grado di rivelarci i segreti della natura
divina che permea l’intera realtà. Il Tutto, nelle sue
diverse articolazioni, è concepito infatti come una
serie di livelli di divinità assiologicamente ordinate
sulla base del loro grado di trascendenza.
Il fondamento assolutamente originario di questa
struttura perfetta e intrinsecamente divinizzata,
sulla scorta dell’insegnamento platonico, è identificato
con l’Uno-Bene, inteso come l’Assoluto e il Primo Dio,
in virtù del quale esiste ogni entità divina. Il contatto
con il Primo Dio, attraverso un’ineffabile unione
mistica, rappresenta la meta suprema alla quale
il filosofo-teologo deve aspirare. È proprio nell’assoluta
trascendenza del Principio al di là del Tutto che
l’unità armonica del reale ha il suo incomprensibile,
paradossale e divino cominciamento.
La Teologia Platonica di Proclo rappresenta la summa
metafisico-teologica della riflessione neoplatonica.
All’interno di questa monumentale opera, i miti
del paganesimo greco e delle tradizioni misteriche
sono intrecciati, in modo sistematico e attraverso
una complessa interpretazione simbolico-allegorica,
con l’esegesi filosofica neoplatonica della teologia
divinamente ispirata di Platone, che agli occhi di
Proclo è in grado di rivelarci i segreti della natura
divina che permea l’intera realtà. Il Tutto, nelle sue
diverse articolazioni, è concepito infatti come una
serie di livelli di divinità assiologicamente ordinate
sulla base del loro grado di trascendenza.
Il fondamento assolutamente originario di questa
struttura perfetta e intrinsecamente divinizzata,
sulla scorta dell’insegnamento platonico, è identificato
con l’Uno-Bene, inteso come l’Assoluto e il Primo Dio,
in virtù del quale esiste ogni entità divina. Il contatto
con il Primo Dio, attraverso un’ineffabile unione
mistica, rappresenta la meta suprema alla quale
il filosofo-teologo deve aspirare. È proprio nell’assoluta
trascendenza del Principio al di là del Tutto che
l’unità armonica del reale ha il suo incomprensibile,
paradossale e divino cominciamento.