Saremo leggeri
Albert Camus e Maria Casarès si incontrano
il 19 marzo 1944 a casa di Michel e Zette Leiris,
in occasione di una rappresentazione del Desiderio
preso per la coda di Pablo Picasso. Lei, galiziana,
figlia dell’ultimo primo ministro della Spagna
repubblicana fuggito a Parigi nel 1936, ha ventun
anni e ha iniziato la sua carriera di attrice nel 1942
al Théâtre des Mathurins, proprio quando Albert
Camus pubblicava Lo straniero e Il mito di Sisifo.
Camus, che di anni ne ha trenta e vive da solo
a Parigi, lontano dalla moglie Francine rimasta
in Algeria, resta incantato da Maria. Quel primo
incontro è il preludio di una storia d’amore
travolgente: i due si amano, poi si lasciano,
poi si ritrovano, e nel frattempo si scrivono
centinaia di lettere. Quelle di lei rivelano la vita
di una grande attrice, le giornate frenetiche,
le registrazioni, le prove, le rappresentazioni,
le riprese, ma anche il coraggio, la vitalità
sconcertante, le fragilità. Da quelle di lui emergono
lo stesso amore per la vita, la passione per il teatro,
e poi i temi che gli stanno a cuore, il mestiere
di scrittore, i dubbi, il lavoro della scrittura
nonostante la tubercolosi. Ma soprattutto le lettere
raccontano un amore tenace, lucido, consapevole,
stretto “dai vincoli della terra, dell’intelligenza,
del cuore e della carne”.
“Un’opera a due cuori e quattro mani,
un’opera simbiotica.”
Le Monde des livres
Albert Camus e Maria Casarès si incontrano
il 19 marzo 1944 a casa di Michel e Zette Leiris,
in occasione di una rappresentazione del Desiderio
preso per la coda di Pablo Picasso. Lei, galiziana,
figlia dell’ultimo primo ministro della Spagna
repubblicana fuggito a Parigi nel 1936, ha ventun
anni e ha iniziato la sua carriera di attrice nel 1942
al Théâtre des Mathurins, proprio quando Albert
Camus pubblicava Lo straniero e Il mito di Sisifo.
Camus, che di anni ne ha trenta e vive da solo
a Parigi, lontano dalla moglie Francine rimasta
in Algeria, resta incantato da Maria. Quel primo
incontro è il preludio di una storia d’amore
travolgente: i due si amano, poi si lasciano,
poi si ritrovano, e nel frattempo si scrivono
centinaia di lettere. Quelle di lei rivelano la vita
di una grande attrice, le giornate frenetiche,
le registrazioni, le prove, le rappresentazioni,
le riprese, ma anche il coraggio, la vitalità
sconcertante, le fragilità. Da quelle di lui emergono
lo stesso amore per la vita, la passione per il teatro,
e poi i temi che gli stanno a cuore, il mestiere
di scrittore, i dubbi, il lavoro della scrittura
nonostante la tubercolosi. Ma soprattutto le lettere
raccontano un amore tenace, lucido, consapevole,
stretto “dai vincoli della terra, dell’intelligenza,
del cuore e della carne”.
“Un’opera a due cuori e quattro mani,
un’opera simbiotica.”
Le Monde des livres