Marino Moretti nacque nel 1885 a Cesenatico,
dove morì nel 1979. Esordì come poeta nei
primi anni del ventesimo secolo e fu proprio
dalla recensione di Giuseppe Antonio Borgese
alle sue Poesie scritte col lapis che ebbe origine
il termine e la definizione di crepuscolarismo.
Sia in versi che in prosa Moretti dipinge la
provincia, le cose umili e semplici sinceramente
amate, con un’oggettività realistica di sapore
regionale temperata da uno humour che
è spesso schermo di pietà per quelli che lui
stesso definisce “i puri di cuore”. Della sua vasta
opera di narratore ricordiamo Il sole del sabato
(1916), I puri di cuore (1923), L’Andreana
(1935), Anna degli elefanti (1937), La vedova
Fioravanti (1941) e i libri di ricordi e confessioni,
in particolare Via Laura. Il libro dei sorprendenti
vent’anni (1931-1944) e Scrivere non
è necessario (1938).
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