Il monaco
Capolavoro della narrativa gotica, ''Il Monaco'', inventato da Matthew Gregory Lewis, ha attraversato come un brivido di terrore tutta la cultura europea, dal romanticismo al surrealismo. Il monaco è Ambrosio, severo, in odore di santità, ammirato da tutta Madrid per le sue trascinanti parole. A tentarlo è Matilde, la donna demoniaca travestita da novizio, splendida maga perversa e vera eroina romantica che - ha scritto Franco Fornari - mette in atto come Carmen il suo ''potere seduttivo attraverso incantamenti materni, nei quali l'uomo rimane imprigionato senza possibilità di scampo''. Negli anni trenta Antonin Artaud, il fondatore del teatro della crudeltà, fece del ''Monaco'' una sorta di ''copian francese'', consegnando alla coscienza contemporanea il capolavoro della grande paura. E' nella versione di Artaud, tradotta in italiano da Giorgio Agamben e Ginevra Bompiani, che riproponiamo un romanzo d'eccezione, ''un libro che dà la sensazione della vita profonda molto di più di tutti i sondaggi psicologici, filosofici e psicanalitici dell'inconscio''.
Titolo originale: ''Le moine'' (1966).
Capolavoro della narrativa gotica, ''Il Monaco'', inventato da Matthew Gregory Lewis, ha attraversato come un brivido di terrore tutta la cultura europea, dal romanticismo al surrealismo. Il monaco è Ambrosio, severo, in odore di santità, ammirato da tutta Madrid per le sue trascinanti parole. A tentarlo è Matilde, la donna demoniaca travestita da novizio, splendida maga perversa e vera eroina romantica che - ha scritto Franco Fornari - mette in atto come Carmen il suo ''potere seduttivo attraverso incantamenti materni, nei quali l'uomo rimane imprigionato senza possibilità di scampo''. Negli anni trenta Antonin Artaud, il fondatore del teatro della crudeltà, fece del ''Monaco'' una sorta di ''copian francese'', consegnando alla coscienza contemporanea il capolavoro della grande paura. E' nella versione di Artaud, tradotta in italiano da Giorgio Agamben e Ginevra Bompiani, che riproponiamo un romanzo d'eccezione, ''un libro che dà la sensazione della vita profonda molto di più di tutti i sondaggi psicologici, filosofici e psicanalitici dell'inconscio''.
Titolo originale: ''Le moine'' (1966).