Uno in diviso
Taiwo e Kehinde sono due fratelli, ma abitano assieme uno
stesso corpo: sono gemelli siamesi. Nonostante siano molto
diversi – come lo yin e lo yang, rappresentano due poli
filosofici – la carne di cui sono fatti li lega, nel pensiero come
nell’azione. Efferatezze e riflessioni lucidissime sulla società
italiana, la Chiesa, l’omicidio, l’aborto, il terrore dello
sfruttamento fisico e intellettuale si alternano e si avvitano
in una spirale cruenta che porterà i protagonisti a perdere
ogni moralità. Vera e propria stagione all’inferno, Uno in diviso
è una storia cupa, permeata da una simbologia ossessiva
che si ripete e che ci indica le zone più recondite di noi stessi,
dove tutto è duplice ma unito.
Taiwo e Kehinde sono due fratelli, ma abitano assieme uno
stesso corpo: sono gemelli siamesi. Nonostante siano molto
diversi – come lo yin e lo yang, rappresentano due poli
filosofici – la carne di cui sono fatti li lega, nel pensiero come
nell’azione. Efferatezze e riflessioni lucidissime sulla società
italiana, la Chiesa, l’omicidio, l’aborto, il terrore dello
sfruttamento fisico e intellettuale si alternano e si avvitano
in una spirale cruenta che porterà i protagonisti a perdere
ogni moralità. Vera e propria stagione all’inferno, Uno in diviso
è una storia cupa, permeata da una simbologia ossessiva
che si ripete e che ci indica le zone più recondite di noi stessi,
dove tutto è duplice ma unito.