Tipi non comuni
Che cos’hanno in comune un immigrato bulgaro smarrito tra
le mille luci di New York, un magnate del futuro che s’innamora
perdutamente di una signora in verde del 1939, una neodivorziata
disillusa che prende le misure del nuovo vicino troppo interessante
per essere vero, un bambino sballottato tra mamma e papà,
un giovane attore in overdose promozionale? La colonna
sonora delle loro storie: il ticchettio obsoleto e affascinante di una
macchina da scrivere. Tom Hanks, che è un grande appassionato
e collezionista di questi dinosauri della tecnologia, dedica loro
diciassette racconti, tutti diversi, tutti in bilico tra passato e presente,
tra realtà e illusione. Che ve ne sembra dell’America? È la domanda
che serpeggia come un basso continuo sotto queste piccole
storie di amarezza e ambizione, fatica e desiderio. Con qualche
esplosione di pura comicità.
Che cos’hanno in comune un immigrato bulgaro smarrito tra
le mille luci di New York, un magnate del futuro che s’innamora
perdutamente di una signora in verde del 1939, una neodivorziata
disillusa che prende le misure del nuovo vicino troppo interessante
per essere vero, un bambino sballottato tra mamma e papà,
un giovane attore in overdose promozionale? La colonna
sonora delle loro storie: il ticchettio obsoleto e affascinante di una
macchina da scrivere. Tom Hanks, che è un grande appassionato
e collezionista di questi dinosauri della tecnologia, dedica loro
diciassette racconti, tutti diversi, tutti in bilico tra passato e presente,
tra realtà e illusione. Che ve ne sembra dell’America? È la domanda
che serpeggia come un basso continuo sotto queste piccole
storie di amarezza e ambizione, fatica e desiderio. Con qualche
esplosione di pura comicità.