Giunti Editore

 

Resteranno i canti
Resteranno i canti

Resteranno i canti

“DATTI ALLA VITA INTENSA, CERCALA, NON FARE ALTRI ERRORI, RESTA SULLA TUA STRADA, CAMMINA SENZA MUOVERTI, RESTA FERMO NEI TUOI PASSI, IL MONDO SARÀ BUONO SE RESTI FEDELE A CIÒ CHE STAI CERCANDO.” 

RESTERANNO I CANTI 
Per Franco Arminio l’organo della vista sono le parole, molto prima degli occhi. Le parole sanno posarsi su dettagli che fino a un minuto prima erano invisibili, illuminandoli. Nascono nel silenzio, ma ridanno voce ai paesi spopolati. Sanno di essere fragili, ma non temono il “lupo nascosto dietro lo sterno”. In una perenne oscillazione tra uno scrivere che cerca la vertigine e uno scrivere che dà gloria all’ordinario, Arminio si muove tra i due poli della sua poesia: l’amore e la Terra, il corpo e l’Italia, la morte e lo stupore. Si tratta di festeggiare quello che c’è e di cercare quello che non c’è. Fedeli ai paesaggi, seguendo la strada di una poesia semplice, diretta, non levigata, questi versi sono una serena obiezione al disincanto e alla noia.

Franco Arminio