Racconti e storielle degli ebrei. Testi inediti della tradizione yiddish
"Il materiale folcloristico di questo libro è stato raccolto molti decenni fa dall'ultimo conoscitore della vita ebraica, Efim Rajze, perseguitato e imprigionato durante lo stalinismo. Rajze morì senza speranza di veder pubblicate le favole da lui raccolte. Queste favole, nate per essere raccontate dai nonni ai nipoti, dalle madri ai figli prima del calar della sera del sabato, dai vetturini balagole ai propri passeggeri, dai buffoni badkhon agli ospiti dei matrimoni, dai magidim, predicatori itineranti, a tutti quelli che venivano per sentire i loro sermoni, - qui sono state riassunte dagli intellettuali di lingua yiddish. Le chiamano "favole", ma in verità sono pezzi di narrativa, novelle, allegorie, sketch, apologhi, cronache, bozzetti, scene, barzellette, repliche e controrepliche, battute e controbattute, parabole mutuate dal patrimonio enorme dei midrashim, narrativa analitica presente nella Bibbia. Nell'antologia abbondano anche storielle basate su gag che costituiscono il lato più conosciuto di tutto il folclore yiddish. Questo umorismo al limite dell'assurdo è lo stesso che ha trovato un incomparabile sfogo nei romanzi, nei racconti e nelle sceneggiature di Woody Alien, Philip Roè e Chaim Potok." (Elena Kostioukovitch)
"Il materiale folcloristico di questo libro è stato raccolto molti decenni fa dall'ultimo conoscitore della vita ebraica, Efim Rajze, perseguitato e imprigionato durante lo stalinismo. Rajze morì senza speranza di veder pubblicate le favole da lui raccolte. Queste favole, nate per essere raccontate dai nonni ai nipoti, dalle madri ai figli prima del calar della sera del sabato, dai vetturini balagole ai propri passeggeri, dai buffoni badkhon agli ospiti dei matrimoni, dai magidim, predicatori itineranti, a tutti quelli che venivano per sentire i loro sermoni, - qui sono state riassunte dagli intellettuali di lingua yiddish. Le chiamano "favole", ma in verità sono pezzi di narrativa, novelle, allegorie, sketch, apologhi, cronache, bozzetti, scene, barzellette, repliche e controrepliche, battute e controbattute, parabole mutuate dal patrimonio enorme dei midrashim, narrativa analitica presente nella Bibbia. Nell'antologia abbondano anche storielle basate su gag che costituiscono il lato più conosciuto di tutto il folclore yiddish. Questo umorismo al limite dell'assurdo è lo stesso che ha trovato un incomparabile sfogo nei romanzi, nei racconti e nelle sceneggiature di Woody Alien, Philip Roè e Chaim Potok." (Elena Kostioukovitch)