L'uomo che amava i cani
Nei primi anni duemila Iván, aspirante scrittore
e veterinario per necessità all’Avana, ricorda
l’amicizia nata trent’anni prima con un uomo
misterioso incontrato sulla spiaggia in compagnia
di due levrieri russi. L’uomo che amava i cani gli
rivela nel tempo segreti e dettagli sulla morte del
politico e rivoluzionario russo Lev Trockij e sulla
vita di Ramón Mercader, l’uomo che ha messo fine
alla sua esistenza. Padura ci porta per mano alla
scoperta di due uomini diversissimi accomunati
dalla fede in un ideale e dalla determinazione
a non rinunciarvi. Pagina dopo pagina si delinea
la parabola umana e politica di Lev Trockij:
da protagonista della Rivoluzione d’ottobre
a comandante dell’Armata rossa fino all’espulsione
dal Partito comunista sovietico e, in piena rotta
di collisione con Stalin, al lungo e doloroso esilio
prima dell’approdo in Messico nel 1937.
Poi la morte per mano di Mercader, repubblicano
in prima linea nella lotta al franchismo, che dopo
la sconfitta rivoluzionaria diventerà un agente
sovietico in attesa della missione in grado di
riscattarlo. Un romanzo potente, scritto con stile
asciutto e grande precisione storica, che ci riporta
a eventi del nostro passato prossimo e con grande
finezza psicologica getta luce sul fatto che spesso
nel grande flusso della Storia si è al contempo
vincitori e vinti, vittime e carnefici.
Nei primi anni duemila Iván, aspirante scrittore
e veterinario per necessità all’Avana, ricorda
l’amicizia nata trent’anni prima con un uomo
misterioso incontrato sulla spiaggia in compagnia
di due levrieri russi. L’uomo che amava i cani gli
rivela nel tempo segreti e dettagli sulla morte del
politico e rivoluzionario russo Lev Trockij e sulla
vita di Ramón Mercader, l’uomo che ha messo fine
alla sua esistenza. Padura ci porta per mano alla
scoperta di due uomini diversissimi accomunati
dalla fede in un ideale e dalla determinazione
a non rinunciarvi. Pagina dopo pagina si delinea
la parabola umana e politica di Lev Trockij:
da protagonista della Rivoluzione d’ottobre
a comandante dell’Armata rossa fino all’espulsione
dal Partito comunista sovietico e, in piena rotta
di collisione con Stalin, al lungo e doloroso esilio
prima dell’approdo in Messico nel 1937.
Poi la morte per mano di Mercader, repubblicano
in prima linea nella lotta al franchismo, che dopo
la sconfitta rivoluzionaria diventerà un agente
sovietico in attesa della missione in grado di
riscattarlo. Un romanzo potente, scritto con stile
asciutto e grande precisione storica, che ci riporta
a eventi del nostro passato prossimo e con grande
finezza psicologica getta luce sul fatto che spesso
nel grande flusso della Storia si è al contempo
vincitori e vinti, vittime e carnefici.