L'arte del matrimonio
Alex, Christine, Zachary, Lydia si conoscono
da quando hanno vent’anni, anche da prima,
e ora ne hanno un po’ più di cinquanta.
Hanno amato, odiato, scelto strade giuste
e sbagliate, o non hanno scelto affatto;
hanno cresciuto bambini, creato case, covato
e soffocato ambizioni. Quando Zachary muore
all’improvviso l’equilibrio magico che reggeva
il loro quartetto salta; Lydia, l’eterna seduttrice,
non sa stare da sola, va a vivere a casa
di Alex e Chris, occupa un territorio non suo
col disordine degli oggetti e l’invadenza
affascinante che è sempre stata il suo tratto.
Ciò che succede è imprevisto e insieme fatale.
Ma questo non è solo un romanzo di coppie
fluide, di amore e amicizia e ancora amore
intrecciati fino a cancellare o calpestare i limiti;
c’è anche l’arte, comprata e venduta da Zachary
nella sua bonomia esuberante, cercata
e praticata con fatica e pudore da Chris,
ripudiata per orgoglio da Alex; ci sono i figli:
la selvatica Grace, la solida, seria Isobel,
l’ombroso Sandy con la sua musica; e ci sono
le città belle: la Londra dei vicoli segreti
e delle gallerie, sempre tagliata da una luce
prodigiosa, e Venezia, luogo di una vacanza
pigra ed equivoca. Tessa Hadley fa musica
da camera con le parole, le sceglie una per una,
gioca con le simmetrie e i contrasti, racconta
semplicemente la vita, che semplice non è mai.
Alex, Christine, Zachary, Lydia si conoscono
da quando hanno vent’anni, anche da prima,
e ora ne hanno un po’ più di cinquanta.
Hanno amato, odiato, scelto strade giuste
e sbagliate, o non hanno scelto affatto;
hanno cresciuto bambini, creato case, covato
e soffocato ambizioni. Quando Zachary muore
all’improvviso l’equilibrio magico che reggeva
il loro quartetto salta; Lydia, l’eterna seduttrice,
non sa stare da sola, va a vivere a casa
di Alex e Chris, occupa un territorio non suo
col disordine degli oggetti e l’invadenza
affascinante che è sempre stata il suo tratto.
Ciò che succede è imprevisto e insieme fatale.
Ma questo non è solo un romanzo di coppie
fluide, di amore e amicizia e ancora amore
intrecciati fino a cancellare o calpestare i limiti;
c’è anche l’arte, comprata e venduta da Zachary
nella sua bonomia esuberante, cercata
e praticata con fatica e pudore da Chris,
ripudiata per orgoglio da Alex; ci sono i figli:
la selvatica Grace, la solida, seria Isobel,
l’ombroso Sandy con la sua musica; e ci sono
le città belle: la Londra dei vicoli segreti
e delle gallerie, sempre tagliata da una luce
prodigiosa, e Venezia, luogo di una vacanza
pigra ed equivoca. Tessa Hadley fa musica
da camera con le parole, le sceglie una per una,
gioca con le simmetrie e i contrasti, racconta
semplicemente la vita, che semplice non è mai.