La via della montagna
Dopo Filosofia della montagna Francesco Tomatis
prosegue la riflessione sulla dimensione fisica
e metafisica, naturale e culturale, economica
e spirituale dell’ambiente montano. La montagna
è colta in questo saggio denso di riferimenti e spunti
come orizzonte e verticalità, ascolto e rifugio,
tradizione ed esperienza. Il lettore è condotto passo
a passo, come da una guida alpina, attraverso
le idee e le esperienze di pensatori, scrittori e artisti
che condividono una visione originale: la montagna
quale fonte di vita e conoscenza piuttosto
che oggetto di sfruttamento e scenario ludico.
Senza pretesa di esaustività, l’autore si concentra
su un nucleo di questioni: il valore esperienziale
del cammino aperto in verticale, l’abitare alpigiano
capace di elaborare una raffinata cultura del
limite, a contatto con la natura e il suo mistero,
la riscoperta della civiltà occitana e dei valori
di fraternità e grazia, verità e libertà, non-violenza
e laboriosità, coraggio e umiltà, il candore alpino
inteso come dimensione alla quale elevarsi,
ritornando a valle trasformati. Il percorso
argomentativo evoca e ispira un’ascesa, fatta
di altrettante tappe di una ricerca personale ma
anche comunitaria: non è un caso che l’ambiente
montano abbia favorito l’emergere di comunità
libere, precorritrici di originali forme di convivenza.
Diventa prezioso, oggi più che mai, confrontarsi
con “filosofie della montagna” elaborate da
alpinisti e pensatori, riflettere su modelli di vita
alternativi e rivoluzionari improntati alla cura
della natura nella sua ciclica rigenerabilità.
Ma anche a una rispettosa costruzione
del paesaggio, alla ricerca di benessere
e condivisione attraverso l’attingimento della
dimensione spirituale essenziale a ogni vita.
Un viaggio affascinante che insegna non solo
a contemplare la montagna ma ad ascoltarla
e viverla.
Dopo Filosofia della montagna Francesco Tomatis
prosegue la riflessione sulla dimensione fisica
e metafisica, naturale e culturale, economica
e spirituale dell’ambiente montano. La montagna
è colta in questo saggio denso di riferimenti e spunti
come orizzonte e verticalità, ascolto e rifugio,
tradizione ed esperienza. Il lettore è condotto passo
a passo, come da una guida alpina, attraverso
le idee e le esperienze di pensatori, scrittori e artisti
che condividono una visione originale: la montagna
quale fonte di vita e conoscenza piuttosto
che oggetto di sfruttamento e scenario ludico.
Senza pretesa di esaustività, l’autore si concentra
su un nucleo di questioni: il valore esperienziale
del cammino aperto in verticale, l’abitare alpigiano
capace di elaborare una raffinata cultura del
limite, a contatto con la natura e il suo mistero,
la riscoperta della civiltà occitana e dei valori
di fraternità e grazia, verità e libertà, non-violenza
e laboriosità, coraggio e umiltà, il candore alpino
inteso come dimensione alla quale elevarsi,
ritornando a valle trasformati. Il percorso
argomentativo evoca e ispira un’ascesa, fatta
di altrettante tappe di una ricerca personale ma
anche comunitaria: non è un caso che l’ambiente
montano abbia favorito l’emergere di comunità
libere, precorritrici di originali forme di convivenza.
Diventa prezioso, oggi più che mai, confrontarsi
con “filosofie della montagna” elaborate da
alpinisti e pensatori, riflettere su modelli di vita
alternativi e rivoluzionari improntati alla cura
della natura nella sua ciclica rigenerabilità.
Ma anche a una rispettosa costruzione
del paesaggio, alla ricerca di benessere
e condivisione attraverso l’attingimento della
dimensione spirituale essenziale a ogni vita.
Un viaggio affascinante che insegna non solo
a contemplare la montagna ma ad ascoltarla
e viverla.