La saga dei Forsyte
La saga dei Forsyte prende avvio dal racconto
dell’amore possessivo di Soames Forsyte
per la bella Irene Heron: capelli d’oro, elusiva,
enigmatica. Tutto tranne che la moglie ideale
per il rampollo rigido e ombroso di una
ricchissima famiglia vittoriana, abituato al
grigiore meticoloso del lavoro d’ufficio ma anche
ad assicurarsi tutto ciò che desidera. Per lei
Soames fa costruire una villa nei sobborghi di
Londra: un rifugio, forse una prigione. Ma tra
Irene e Philip Bosinney, l’architetto progettista,
si accende qualcosa di insondabile e pericoloso.
Le vicende del trio s’intrecciano con quelle di
Jolyon, cugino di Soames, che respinge gli agi
borghesi per una vita guidata da passioni oneste
quanto insidiose, almeno secondo l’opinione del
clan. Tra patriarchi inamovibili ma capaci di
inattese tenerezze, vecchie zie, salotti bui, feste
e faide, bambini, incendi, stanchi rituali
domestici e consolazioni georgiche, si dipana
una trama familiare che sullo sfondo fumoso
della Londra upper class di inizio ventesimo
secolo regala al lettore una costellazione di
personaggi: una galleria vivida, precisa e spietata
della società inglese fino al primo dopoguerra.
Composta da sei romanzi e quattro cosiddetti
Interludi, di cui questo volume riunisce i primi
(Il possidente, In tribunale e Affittasi), La saga
dei Forsyte viene qui presentata nella storica
traduzione di Elio Vittorini.
Dal primo volume della saga, Il possidente,
fu tratto nel 1949 il film La saga dei Forsyte,
diretto da Compton Bennett con Errol Flynn,
Greer Garson e Janet Leigh.
La saga dei Forsyte prende avvio dal racconto
dell’amore possessivo di Soames Forsyte
per la bella Irene Heron: capelli d’oro, elusiva,
enigmatica. Tutto tranne che la moglie ideale
per il rampollo rigido e ombroso di una
ricchissima famiglia vittoriana, abituato al
grigiore meticoloso del lavoro d’ufficio ma anche
ad assicurarsi tutto ciò che desidera. Per lei
Soames fa costruire una villa nei sobborghi di
Londra: un rifugio, forse una prigione. Ma tra
Irene e Philip Bosinney, l’architetto progettista,
si accende qualcosa di insondabile e pericoloso.
Le vicende del trio s’intrecciano con quelle di
Jolyon, cugino di Soames, che respinge gli agi
borghesi per una vita guidata da passioni oneste
quanto insidiose, almeno secondo l’opinione del
clan. Tra patriarchi inamovibili ma capaci di
inattese tenerezze, vecchie zie, salotti bui, feste
e faide, bambini, incendi, stanchi rituali
domestici e consolazioni georgiche, si dipana
una trama familiare che sullo sfondo fumoso
della Londra upper class di inizio ventesimo
secolo regala al lettore una costellazione di
personaggi: una galleria vivida, precisa e spietata
della società inglese fino al primo dopoguerra.
Composta da sei romanzi e quattro cosiddetti
Interludi, di cui questo volume riunisce i primi
(Il possidente, In tribunale e Affittasi), La saga
dei Forsyte viene qui presentata nella storica
traduzione di Elio Vittorini.
Dal primo volume della saga, Il possidente,
fu tratto nel 1949 il film La saga dei Forsyte,
diretto da Compton Bennett con Errol Flynn,
Greer Garson e Janet Leigh.