La messa dei villeggianti
Una fauna variegata popola questi trenta racconti, pubblicati
nel 1959, che restituiscono con l’acume caratteristico della penna
di Mario Soldati un ritratto indimenticabile e sfaccettato della vita
di provincia e dei suoi singolari tipi psicologici. L’ambientazione
tra il lago d’Orta e il lago Maggiore trasmette tutto l’amore dell’autore
per questi paesaggi dai ritmi lenti dove si coltiva il gusto del buon
vivere: per il cibo, il vino, la convivialità, la musica, le donne.
Ma anche un profondo interesse per l’arte di viaggiare e i luoghi,
che siano vagoni letto, autostrade padane o alpine, città o boschi,
in una continua ricognizione di una o più identità possibili.
Testi sospesi tra l’elzeviro, l’invenzione narrativa, la cronaca
e il diario, che tratteggiano i personaggi più vari: operai, ragazze
cittadine e di campagna, scrittori, calciatori, pittori, anziane
inglesi, registi, modelle, ristoratori, direttori d’hotel, religiosi
– tra cui un cardinale – e molti altri.
Una fauna variegata popola questi trenta racconti, pubblicati
nel 1959, che restituiscono con l’acume caratteristico della penna
di Mario Soldati un ritratto indimenticabile e sfaccettato della vita
di provincia e dei suoi singolari tipi psicologici. L’ambientazione
tra il lago d’Orta e il lago Maggiore trasmette tutto l’amore dell’autore
per questi paesaggi dai ritmi lenti dove si coltiva il gusto del buon
vivere: per il cibo, il vino, la convivialità, la musica, le donne.
Ma anche un profondo interesse per l’arte di viaggiare e i luoghi,
che siano vagoni letto, autostrade padane o alpine, città o boschi,
in una continua ricognizione di una o più identità possibili.
Testi sospesi tra l’elzeviro, l’invenzione narrativa, la cronaca
e il diario, che tratteggiano i personaggi più vari: operai, ragazze
cittadine e di campagna, scrittori, calciatori, pittori, anziane
inglesi, registi, modelle, ristoratori, direttori d’hotel, religiosi
– tra cui un cardinale – e molti altri.