La macina
Rosamund Stacey è una giovane che vive nel pieno
della liberazione sessuale nella Londra di inizio anni sessanta.
Per nascondere la propria profonda ingenuità, però, ostenta
libertà ed emancipazione, ottenendo in cambio soltanto
una gravidanza indesiderata dopo l’incontro di una sera.
Essere una madre single è ancora socialmente inaccettabile,
ma Rosamund, anche in questo ingenua e passiva,
decide di tenere il bambino piuttosto che ricercare un aborto
illegale. La maternità cambierà per sempre la sua vita.
Questo romanzo, pubblicato nel 1965 e già assurto allo stato
di classico, riassume tutti i temi più cari all’autrice:
la maternità, la condizione di ragazza madre, l’indipendenza,
la solitudine e le illusorie vie d’uscita, oltre che l’amore
per una Londra irripetibile.
Rosamund Stacey è una giovane che vive nel pieno
della liberazione sessuale nella Londra di inizio anni sessanta.
Per nascondere la propria profonda ingenuità, però, ostenta
libertà ed emancipazione, ottenendo in cambio soltanto
una gravidanza indesiderata dopo l’incontro di una sera.
Essere una madre single è ancora socialmente inaccettabile,
ma Rosamund, anche in questo ingenua e passiva,
decide di tenere il bambino piuttosto che ricercare un aborto
illegale. La maternità cambierà per sempre la sua vita.
Questo romanzo, pubblicato nel 1965 e già assurto allo stato
di classico, riassume tutti i temi più cari all’autrice:
la maternità, la condizione di ragazza madre, l’indipendenza,
la solitudine e le illusorie vie d’uscita, oltre che l’amore
per una Londra irripetibile.