Irina Nikolaevna o l'arte del romanzo
Un neo nero a forma di stella, poco sopra
il polso: Lady Brown non può fare a meno
di notarlo mentre conduce il colloquio
di assunzione con Irina Nikolaevna, che
rispondendo al suo annuncio si è candidata
per diventare sua dama di compagnia.
Così Irina le spiega di essere figlia illegittima
di un gentiluomo di camera della zarina Maria
Aleksandrovna e di essere vissuta a lungo
“nell’orbita della corte”: ora è in cerca
di un impiego, ma nelle sue vene scorre
il nobile sangue dei boiardi. Lady Brown non
ha esitazioni, e Irina Nikolaevna si trasferisce
nella sua grande casa di Sanremo, accanto
a un compassato maggiordomo e a due
personaggi silenziosi ma capaci di osservare
ogni cosa con sorniona intelligenza: i gatti
Lady Rowena e Sir Galahad.
Per più di vent’anni le due donne vivranno
insieme le stagioni della riviera ligure,
la mondanità invernale, i languori estivi,
le calamità, gli incontri sorprendenti:
come quello con un ex insegnante anarchico
che sembra riconoscere Irina, o con il barone
von Tronka, che vorrebbe chiedere la sua
mano, o con Alfred Nobel, tormentato
dai presagi riguardo alle proprie invenzioni...
Nella luce dorata della riviera ligure
fin de siècle, con il rombo del Novecento
che si avvicina – in un’atmosfera così simile
alla nostra recente “belle époque”, spezzata
all’improvviso dalla pandemia e dalla guerra
– le due protagoniste di questo romanzo vivono
e amano: o forse sognano, perché è questo
il modo migliore di vivere e di amare.
Paola Capriolo costruisce un gioco letterario
elegantissimo e profondo, sul crinale tra la luce
deludente della realtà e l’ombra affascinante
delle grandi speranze. E celebra il potere
della letteratura, luogo più reale di quanto
pensiamo, dove si può scegliere una terza via:
quella dell’immaginazione che tutto trasfigura.
Un neo nero a forma di stella, poco sopra
il polso: Lady Brown non può fare a meno
di notarlo mentre conduce il colloquio
di assunzione con Irina Nikolaevna, che
rispondendo al suo annuncio si è candidata
per diventare sua dama di compagnia.
Così Irina le spiega di essere figlia illegittima
di un gentiluomo di camera della zarina Maria
Aleksandrovna e di essere vissuta a lungo
“nell’orbita della corte”: ora è in cerca
di un impiego, ma nelle sue vene scorre
il nobile sangue dei boiardi. Lady Brown non
ha esitazioni, e Irina Nikolaevna si trasferisce
nella sua grande casa di Sanremo, accanto
a un compassato maggiordomo e a due
personaggi silenziosi ma capaci di osservare
ogni cosa con sorniona intelligenza: i gatti
Lady Rowena e Sir Galahad.
Per più di vent’anni le due donne vivranno
insieme le stagioni della riviera ligure,
la mondanità invernale, i languori estivi,
le calamità, gli incontri sorprendenti:
come quello con un ex insegnante anarchico
che sembra riconoscere Irina, o con il barone
von Tronka, che vorrebbe chiedere la sua
mano, o con Alfred Nobel, tormentato
dai presagi riguardo alle proprie invenzioni...
Nella luce dorata della riviera ligure
fin de siècle, con il rombo del Novecento
che si avvicina – in un’atmosfera così simile
alla nostra recente “belle époque”, spezzata
all’improvviso dalla pandemia e dalla guerra
– le due protagoniste di questo romanzo vivono
e amano: o forse sognano, perché è questo
il modo migliore di vivere e di amare.
Paola Capriolo costruisce un gioco letterario
elegantissimo e profondo, sul crinale tra la luce
deludente della realtà e l’ombra affascinante
delle grandi speranze. E celebra il potere
della letteratura, luogo più reale di quanto
pensiamo, dove si può scegliere una terza via:
quella dell’immaginazione che tutto trasfigura.