Io e lui
''Il problema che ho affrontato in 'Io e Lui''', disse Moravia in un'intervista, ''è terribilmente serio, anche se la veste è comica. E' la sessualità, da una parte, personificata in 'lui', cioè nella virilità fisiologica e dall'altra parte, la spinta contraria alla sessualità verso una meta artistica, intellettuale, sociale e civile.'' Federico, 'Rico', è appunto un intellettuale con velleità da regista, uno sceneggiatore che vuole fare il salto di qualità. La sua personalità risulta fortemente scissa: se l'io sta a guardare, 'lui' agisce, l'inconscio parla, il sesso ha una voce che ordina e impone. Ne risulta un andamento ondivago, esilarante, pieno di invenzioni inattese: nella folle vicenda di questo regista mancato, nel costante dialogo tra il protagonista coatto, il suo sesso prepotente e il suo rimorso culturale (sublimazione o desublimazione?), la nevrosi, interpretata in chiave comica o tragicomica, non è lontana dall'assurdo.
''Il problema che ho affrontato in 'Io e Lui''', disse Moravia in un'intervista, ''è terribilmente serio, anche se la veste è comica. E' la sessualità, da una parte, personificata in 'lui', cioè nella virilità fisiologica e dall'altra parte, la spinta contraria alla sessualità verso una meta artistica, intellettuale, sociale e civile.'' Federico, 'Rico', è appunto un intellettuale con velleità da regista, uno sceneggiatore che vuole fare il salto di qualità. La sua personalità risulta fortemente scissa: se l'io sta a guardare, 'lui' agisce, l'inconscio parla, il sesso ha una voce che ordina e impone. Ne risulta un andamento ondivago, esilarante, pieno di invenzioni inattese: nella folle vicenda di questo regista mancato, nel costante dialogo tra il protagonista coatto, il suo sesso prepotente e il suo rimorso culturale (sublimazione o desublimazione?), la nevrosi, interpretata in chiave comica o tragicomica, non è lontana dall'assurdo.