Il Signore degli anelli. Il ritorno del re
“La scacchiera è pronta e le pedine si sono messe in moto.”
Gandalf sa bene che ormai Sauron è pronto a sferrare il suo
attacco: una nube nera incombe sulle Terre degli Uomini,
oscurando il sole e le speranze. Il mago è a Minas Tirith,
ultimo baluardo di coloro che si oppongono all’Oscuro
Signore: qui accorreranno Théoden e i suoi Rohirrim; qui
si ricongiungeranno Pippin e Merry, i due mezzomini che
hanno saputo dimostrare tutto il proprio valore; qui si attende
il ritorno dell’erede di Isildur, che arriverà per la via più
inaspettata. E mentre una grande battaglia infuria a Gondor,
Frodo e Sam affrontano a Mordor gli ultimi terribili passi
del loro cammino: devono vincere la stanchezza e la paura
per gettare l’Anello Unico nel fuoco del Monte Fato. Nel
terzo e conclusivo volume de Il Signore degli Anelli il Bene
trionfa, ma non senza grandi perdite, e il mondo a cui i
valorosi combattenti fanno ritorno non sarà mai più lo stesso,
come è stato per Tolkien dopo la Grande Guerra e come
accade a tutti coloro che hanno attraversato grandi e piccoli
cambiamenti: epiche o intime che siano, le battaglie forgiano
chiunque, uomini, elfi, nani o hobbit allo stesso modo.
“La scacchiera è pronta e le pedine si sono messe in moto.”
Gandalf sa bene che ormai Sauron è pronto a sferrare il suo
attacco: una nube nera incombe sulle Terre degli Uomini,
oscurando il sole e le speranze. Il mago è a Minas Tirith,
ultimo baluardo di coloro che si oppongono all’Oscuro
Signore: qui accorreranno Théoden e i suoi Rohirrim; qui
si ricongiungeranno Pippin e Merry, i due mezzomini che
hanno saputo dimostrare tutto il proprio valore; qui si attende
il ritorno dell’erede di Isildur, che arriverà per la via più
inaspettata. E mentre una grande battaglia infuria a Gondor,
Frodo e Sam affrontano a Mordor gli ultimi terribili passi
del loro cammino: devono vincere la stanchezza e la paura
per gettare l’Anello Unico nel fuoco del Monte Fato. Nel
terzo e conclusivo volume de Il Signore degli Anelli il Bene
trionfa, ma non senza grandi perdite, e il mondo a cui i
valorosi combattenti fanno ritorno non sarà mai più lo stesso,
come è stato per Tolkien dopo la Grande Guerra e come
accade a tutti coloro che hanno attraversato grandi e piccoli
cambiamenti: epiche o intime che siano, le battaglie forgiano
chiunque, uomini, elfi, nani o hobbit allo stesso modo.