Fuoco. Diario inedito senza censura (1934-1937)
Anaïs Nin: il mito di una donna che ha vissuto la propria vita
al di fuori di ogni schema, che ha attraversato gli infidi territori
dell’erotismo e della passione alla disperata ricerca di se stessa,
affidando alle pagine dei diari, in particolare, sentimenti e lussuria,
pudori e alibi, fantasie e quotidianità. Dopo Henry & June,
Incesto e la serie dei Diari (e dopo la morte del marito che
in un estremo atto di rispetto e forse d’amore ha voluto tutelare,
vietando la pubblicazione dei “taccuini segreti” fino alla sua
scomparsa), ecco quella che fin dal titolo si presenta come
la raccolta più “bruciante” degli scritti erotici della Nin.
Un caleidoscopico intrico di avventure amorose, dove i partner
scivolano fuori scena con la rapidità e la grazie di una ballerina
fin de siècle. A delimitare lo spazio del godimento sono i tre
rapporti “fissi”: Hugh, il marito; Henry Miller, l’amante;
e Gonzalo Moré, il macho peruviano marxista, l’amato;
tutt’intorno, bellimbusti, banchieri, psicanalisti, scrittori,
omosessuali, bohémien e donne misteriose che, sullo sfondo
della New York e della Parigi degli anni trenta, diventano
strumenti di piacere. Ma talvolta anche il sesso più crudo può
essere strumento di conoscenza...
Anaïs Nin: il mito di una donna che ha vissuto la propria vita
al di fuori di ogni schema, che ha attraversato gli infidi territori
dell’erotismo e della passione alla disperata ricerca di se stessa,
affidando alle pagine dei diari, in particolare, sentimenti e lussuria,
pudori e alibi, fantasie e quotidianità. Dopo Henry & June,
Incesto e la serie dei Diari (e dopo la morte del marito che
in un estremo atto di rispetto e forse d’amore ha voluto tutelare,
vietando la pubblicazione dei “taccuini segreti” fino alla sua
scomparsa), ecco quella che fin dal titolo si presenta come
la raccolta più “bruciante” degli scritti erotici della Nin.
Un caleidoscopico intrico di avventure amorose, dove i partner
scivolano fuori scena con la rapidità e la grazie di una ballerina
fin de siècle. A delimitare lo spazio del godimento sono i tre
rapporti “fissi”: Hugh, il marito; Henry Miller, l’amante;
e Gonzalo Moré, il macho peruviano marxista, l’amato;
tutt’intorno, bellimbusti, banchieri, psicanalisti, scrittori,
omosessuali, bohémien e donne misteriose che, sullo sfondo
della New York e della Parigi degli anni trenta, diventano
strumenti di piacere. Ma talvolta anche il sesso più crudo può
essere strumento di conoscenza...