Disputazioni metafisiche. Testo latino a fronte
Pubblicate per la prima volta a Salamanca nel 1597, le Disputazioni
metafisiche del gesuita spagnolo Francisco Suárez sono un’opera
che ha fatto epoca. È stato uno dei più celebri teologi del Siglo
de Oro a tentare, per la prima volta, un trattato autonomo di
“Metafisica”, non concepito più come commento al testo di
Aristotele, secondo l’usanza medievale, ma come fondazione di
una disciplina autonoma e sistematica. Le Disputazioni possono
essere considerate come l’ultima summa del pensiero scolastico,
lì dove – in un estremo tentativo di sintesi della linea tomista e di
quella scotista – si delinea quell’“ontologia” che fornirà il lessico
concettuale di riferimento per i filosofi moderni, da Descartes,
Spinoza e Leibniz sino a Wolff, Kant e Hegel. Non a caso
questo testo ha avuto una diffusione straordinaria non solo nelle
Università cattoliche ma anche in quelle protestanti del XVII e
del XVIII secolo; ha attraversato silenziosamente tutto l’Ottocento
ed è riemerso infine con grande risalto nella critica filosofica
novecentesca. Dell’immensa mole delle 54 Disputazioni vengono
tradotte qui le prime tre: esse si presentano come una vera e propria
«introduzione alla metafisica», riguardo alla natura, all’oggetto e al
metodo di questa scienza. Il testo è preceduto da un’introduzione
del curatore e seguito da una nutrita serie di apparati: le note
al testo, l’elenco dettagliato delle fonti, un lessico di parole
chiave, l’indice completo di tutte le Disputazioni e un’esauriente
bibliografia. Il testo latino a fronte è quello canonico dell’edizione
parigina apparsa presso Vivès nel 1866 e ripreso poi nell’edizione
bilingue pubblicata a Madrid nel 1960-67.
Curatore dell’opera è Costantino Esposito (Università di Bari),
studioso di storia della metafisica, con particolare riferimento,
oltre che a Suárez, anche a Kant e Heidegger. La seconda edizione
di questo testo, apparso per la prima volta in italiano nel 1996,
si presenta completamente rivista e integrata, con l’aggiunta in
Appendice di un lungo saggio del curatore su «Le Disputazioni
metafisiche nella critica contemporanea».
Pubblicate per la prima volta a Salamanca nel 1597, le Disputazioni
metafisiche del gesuita spagnolo Francisco Suárez sono un’opera
che ha fatto epoca. È stato uno dei più celebri teologi del Siglo
de Oro a tentare, per la prima volta, un trattato autonomo di
“Metafisica”, non concepito più come commento al testo di
Aristotele, secondo l’usanza medievale, ma come fondazione di
una disciplina autonoma e sistematica. Le Disputazioni possono
essere considerate come l’ultima summa del pensiero scolastico,
lì dove – in un estremo tentativo di sintesi della linea tomista e di
quella scotista – si delinea quell’“ontologia” che fornirà il lessico
concettuale di riferimento per i filosofi moderni, da Descartes,
Spinoza e Leibniz sino a Wolff, Kant e Hegel. Non a caso
questo testo ha avuto una diffusione straordinaria non solo nelle
Università cattoliche ma anche in quelle protestanti del XVII e
del XVIII secolo; ha attraversato silenziosamente tutto l’Ottocento
ed è riemerso infine con grande risalto nella critica filosofica
novecentesca. Dell’immensa mole delle 54 Disputazioni vengono
tradotte qui le prime tre: esse si presentano come una vera e propria
«introduzione alla metafisica», riguardo alla natura, all’oggetto e al
metodo di questa scienza. Il testo è preceduto da un’introduzione
del curatore e seguito da una nutrita serie di apparati: le note
al testo, l’elenco dettagliato delle fonti, un lessico di parole
chiave, l’indice completo di tutte le Disputazioni e un’esauriente
bibliografia. Il testo latino a fronte è quello canonico dell’edizione
parigina apparsa presso Vivès nel 1866 e ripreso poi nell’edizione
bilingue pubblicata a Madrid nel 1960-67.
Curatore dell’opera è Costantino Esposito (Università di Bari),
studioso di storia della metafisica, con particolare riferimento,
oltre che a Suárez, anche a Kant e Heidegger. La seconda edizione
di questo testo, apparso per la prima volta in italiano nel 1996,
si presenta completamente rivista e integrata, con l’aggiunta in
Appendice di un lungo saggio del curatore su «Le Disputazioni
metafisiche nella critica contemporanea».