Corpi di luce
Manchester, fine Ottocento. Alethea Moeberley
e sua sorella May sono cresciute in una casa
in cui si scontrano la luminosa immaginazione
di un padre artista, che ha arricchito ogni stanza
di stoffe e carte da parati piene di colori,
e il rigore di una madre tutta volta al sacrificio
per gli altri e alla mortificazione di sé.
Da una parte ninfee che sembrano fluttuare
sulle pareti, come appese dentro uno stagno,
dall’altra case-rifugio per donne e bambini.
Proprio accompagnando la madre nelle sue opere
di carità le due ragazze trovano la loro strada:
May decide di diventare infermiera, mentre Ally
imbocca il cammino più difficile, quello che
la porterà a essere una delle prime donne
a laurearsi in medicina in Inghilterra. Per farlo
si trasferisce a Londra, lontana dalla sua famiglia
e dai vincoli, lontana dall’inflessibilità feroce
della madre, per abbracciare una vita più serena
e più piena in cui arriva anche l’amore: Tom
Cavendish, ingegnere di successo che costruisce
fari. Ma ogni traguardo non è che un altro inizio:
dopo la scuola di preparazione e l’università,
infatti, per Ally inizia la pratica in un istituto
per donne malate di mente. E a poche settimane
dal matrimonio la nuova vita di coppia deve fare
i conti con la partenza di Tom per il Giappone,
dove resterà per sei mesi.
Corpi di luce riunisce i due romanzi dedicati
da Sarah Moss (in originale Bodies of Light
e Signs for Lost Children) al percorso
complicato e splendente di Ally. Il fascino del
romanzo storico si intreccia indissolubilmente
al presente nel restituire il ritratto di una ragazza
prima, e donna poi, che fa delle sue fragilità
un’arma di conquista della propria vita,
del proprio corpo, e di un mondo tanto temibile
quanto desiderato.
Manchester, fine Ottocento. Alethea Moeberley
e sua sorella May sono cresciute in una casa
in cui si scontrano la luminosa immaginazione
di un padre artista, che ha arricchito ogni stanza
di stoffe e carte da parati piene di colori,
e il rigore di una madre tutta volta al sacrificio
per gli altri e alla mortificazione di sé.
Da una parte ninfee che sembrano fluttuare
sulle pareti, come appese dentro uno stagno,
dall’altra case-rifugio per donne e bambini.
Proprio accompagnando la madre nelle sue opere
di carità le due ragazze trovano la loro strada:
May decide di diventare infermiera, mentre Ally
imbocca il cammino più difficile, quello che
la porterà a essere una delle prime donne
a laurearsi in medicina in Inghilterra. Per farlo
si trasferisce a Londra, lontana dalla sua famiglia
e dai vincoli, lontana dall’inflessibilità feroce
della madre, per abbracciare una vita più serena
e più piena in cui arriva anche l’amore: Tom
Cavendish, ingegnere di successo che costruisce
fari. Ma ogni traguardo non è che un altro inizio:
dopo la scuola di preparazione e l’università,
infatti, per Ally inizia la pratica in un istituto
per donne malate di mente. E a poche settimane
dal matrimonio la nuova vita di coppia deve fare
i conti con la partenza di Tom per il Giappone,
dove resterà per sei mesi.
Corpi di luce riunisce i due romanzi dedicati
da Sarah Moss (in originale Bodies of Light
e Signs for Lost Children) al percorso
complicato e splendente di Ally. Il fascino del
romanzo storico si intreccia indissolubilmente
al presente nel restituire il ritratto di una ragazza
prima, e donna poi, che fa delle sue fragilità
un’arma di conquista della propria vita,
del proprio corpo, e di un mondo tanto temibile
quanto desiderato.