Antimemorie
Pubblicato per la prima volta nel 1967 e subito accolto con
entusiasmo dalla critica d’oltralpe, Antimemorie rappresenta
un abile e spregiudicato gioco letterario tra memoir e
autobiografia, due generi tradizionalmente giocati sulla verità
fattuale. Come già nel capolavoro La condizione umana, anche
qui la vita, gli incontri e le vicende di questo straordinario
intellettuale del secolo scorso sono spesso nascosti o distorti
ad arte, talvolta quasi mascherati sotto l’immagine che di se
stesso ci vuole regalare l’autore. Un procedimento che, pochi
anni dopo, sarebbe stato definito autofiction.
Pubblicato per la prima volta nel 1967 e subito accolto con
entusiasmo dalla critica d’oltralpe, Antimemorie rappresenta
un abile e spregiudicato gioco letterario tra memoir e
autobiografia, due generi tradizionalmente giocati sulla verità
fattuale. Come già nel capolavoro La condizione umana, anche
qui la vita, gli incontri e le vicende di questo straordinario
intellettuale del secolo scorso sono spesso nascosti o distorti
ad arte, talvolta quasi mascherati sotto l’immagine che di se
stesso ci vuole regalare l’autore. Un procedimento che, pochi
anni dopo, sarebbe stato definito autofiction.