L'uomo di zolfo
La barbetta da fauno, lo sguardo severo,
i capelli biondi ravviati all’indietro: qualcuno
per le vie della capitale potrebbe scambiarlo
per uno studente tedesco. E invece quel
ventenne malinconico è arrivato a Roma
dalla Sicilia, dove ha lasciato un padre che
lo preferirebbe lontano dai libri e una fidanzata
che non vuole sposare. Si chiama Luigi Pirandello,
e dentro di sé porta una ridda di ombre cui
ancora non sa dare corpo né voce.
Nel giro di una manciata di anni quel ragazzo
tormentato diventerà il più famoso scrittore
italiano, l’uomo che nella matassa dei legami
familiari, in un matrimonio-prigione dove
deflagra la pazzia, trova la materia da cui trarre
drammi, novelle e romanzi; l’artista che vive
negli alberghi parigini, conversa con Albert
Einstein e vince il premio Nobel eppure ha
sempre bisogno di denaro; l’intellettuale che
intrattiene ambigui rapporti con il fascismo;
il drammaturgo che si innamora
della giovanissima attrice musa delle sue pièce.
Siciliana e sulfurea quanto il suo personaggio,
Silvana La Spina si accosta allo scrittore
che più di tutti ha saputo presagire nel doppio,
nelle maschere, negli avatar, diremmo oggi,
una delle chiavi più inquietanti della modernità.
E in queste pagine ci conduce dietro le quinte
della vita di Pirandello, consegnandoci in forma
di romanzo una biografia sorprendente, a tratti
sferzante ma anche capace di liberare l’uomo
dalle incrostazioni dell’icona e restituircelo
nella sua più piena sensibilità.
La barbetta da fauno, lo sguardo severo,
i capelli biondi ravviati all’indietro: qualcuno
per le vie della capitale potrebbe scambiarlo
per uno studente tedesco. E invece quel
ventenne malinconico è arrivato a Roma
dalla Sicilia, dove ha lasciato un padre che
lo preferirebbe lontano dai libri e una fidanzata
che non vuole sposare. Si chiama Luigi Pirandello,
e dentro di sé porta una ridda di ombre cui
ancora non sa dare corpo né voce.
Nel giro di una manciata di anni quel ragazzo
tormentato diventerà il più famoso scrittore
italiano, l’uomo che nella matassa dei legami
familiari, in un matrimonio-prigione dove
deflagra la pazzia, trova la materia da cui trarre
drammi, novelle e romanzi; l’artista che vive
negli alberghi parigini, conversa con Albert
Einstein e vince il premio Nobel eppure ha
sempre bisogno di denaro; l’intellettuale che
intrattiene ambigui rapporti con il fascismo;
il drammaturgo che si innamora
della giovanissima attrice musa delle sue pièce.
Siciliana e sulfurea quanto il suo personaggio,
Silvana La Spina si accosta allo scrittore
che più di tutti ha saputo presagire nel doppio,
nelle maschere, negli avatar, diremmo oggi,
una delle chiavi più inquietanti della modernità.
E in queste pagine ci conduce dietro le quinte
della vita di Pirandello, consegnandoci in forma
di romanzo una biografia sorprendente, a tratti
sferzante ma anche capace di liberare l’uomo
dalle incrostazioni dell’icona e restituircelo
nella sua più piena sensibilità.