Leggere libri non serve
E se proprio oggi, in questo tempo
frenetico, leggere fosse ancora l’avventura
più straordinaria che possiamo vivere?
Nell’epoca dell’intelligenza artificiale
e dei sentimenti compressi in uno schermo,
la letteratura custodisce un superpotere
raro: continua a spalancare mondi, ad
accendere meraviglia, a scavare dove tutto
il resto scivola via. E proprio quando
il mondo ci invita a stare chini su uno
schermo, leggere diventa un gesto ribelle
e necessario. Un atto dolce, ma salvifico.
Con il carisma di un incantatore, Enrico
Terrinoni ci accompagna in un viaggio
attraverso la storia della letteratura,
svelandone il fascino attraverso sette parole:
sogno, infinito, eresia, coscienza, onda,
profezia e silenzio. Sette sortilegi, sette
bussole per orientarci in un universo fatto
di carta e immaginazione.
Da Shakespeare a Svevo, da Virginia Woolf
a Giordano Bruno, ogni pagina è una
scoperta. E no, non serve essere lettori
eruditi: questo viaggio è aperto a tutti. A chi
divora pagine e a chi inciampa tra le righe.
A chi vuole capire meglio il mondo e a chi
insegue un’emozione. Perché leggere non
è affatto un passatempo innocuo. È un atto
di resistenza e libertà. È diventare altri.
È diventare di più. Leggere è, ancora
e sempre, un modo per sentirsi più vivi.
E se proprio oggi, in questo tempo
frenetico, leggere fosse ancora l’avventura
più straordinaria che possiamo vivere?
Nell’epoca dell’intelligenza artificiale
e dei sentimenti compressi in uno schermo,
la letteratura custodisce un superpotere
raro: continua a spalancare mondi, ad
accendere meraviglia, a scavare dove tutto
il resto scivola via. E proprio quando
il mondo ci invita a stare chini su uno
schermo, leggere diventa un gesto ribelle
e necessario. Un atto dolce, ma salvifico.
Con il carisma di un incantatore, Enrico
Terrinoni ci accompagna in un viaggio
attraverso la storia della letteratura,
svelandone il fascino attraverso sette parole:
sogno, infinito, eresia, coscienza, onda,
profezia e silenzio. Sette sortilegi, sette
bussole per orientarci in un universo fatto
di carta e immaginazione.
Da Shakespeare a Svevo, da Virginia Woolf
a Giordano Bruno, ogni pagina è una
scoperta. E no, non serve essere lettori
eruditi: questo viaggio è aperto a tutti. A chi
divora pagine e a chi inciampa tra le righe.
A chi vuole capire meglio il mondo e a chi
insegue un’emozione. Perché leggere non
è affatto un passatempo innocuo. È un atto
di resistenza e libertà. È diventare altri.
È diventare di più. Leggere è, ancora
e sempre, un modo per sentirsi più vivi.