Vita di Vittorio Emanuele III
Vittorio Emanuele III (1869 -1947) fu re d’Italia dal 1900 al 1946,
imperatore d’Etiopia (1936 -1943) e re d’Albania (1939 -1943).
Sovrano enigmatico e controverso, salì al trono all’assassinio
del padre Umberto I. Attraversò tutte le convulsioni politiche,
ideologiche e militari della prima metà del secolo XX. Benito
Mussolini, da lui nominato presidente del Consiglio nel 1922,
ottenne il favore del parlamento e costruì il regime di partito unico
che represse le libertà, varò le leggi razziali (1938), strinse il Patto
d’Acciaio con la Germania di Hitler e portò l’Italia in guerra al suo
fianco (1940). Dopo tre anni di sconfitte, Vittorio Emanuele III
revocò l’incarico a Mussolini, ottenne la resa alle Nazioni Unite,
garantì la continuità dello Stato e avviò la ricostruzione. Nel 1944
trasmise tutti i poteri al figlio Umberto, luogotenente del regno.
Il 9 maggio 1946 abdicò e si trasferì con la Regina Elena in Egitto,
dove morì. Sulla base di un’ampia letteratura e inediti tratti
da archivi pubblici e privati, Aldo Mola, tra i massimi esperti
della materia, non condanna né assolve: documenta in modo
attento e preciso, accompagnando il lettore nella conoscenza
di quello che fu e rimane un emblema tragico del Novecento.
Vittorio Emanuele III (1869 -1947) fu re d’Italia dal 1900 al 1946,
imperatore d’Etiopia (1936 -1943) e re d’Albania (1939 -1943).
Sovrano enigmatico e controverso, salì al trono all’assassinio
del padre Umberto I. Attraversò tutte le convulsioni politiche,
ideologiche e militari della prima metà del secolo XX. Benito
Mussolini, da lui nominato presidente del Consiglio nel 1922,
ottenne il favore del parlamento e costruì il regime di partito unico
che represse le libertà, varò le leggi razziali (1938), strinse il Patto
d’Acciaio con la Germania di Hitler e portò l’Italia in guerra al suo
fianco (1940). Dopo tre anni di sconfitte, Vittorio Emanuele III
revocò l’incarico a Mussolini, ottenne la resa alle Nazioni Unite,
garantì la continuità dello Stato e avviò la ricostruzione. Nel 1944
trasmise tutti i poteri al figlio Umberto, luogotenente del regno.
Il 9 maggio 1946 abdicò e si trasferì con la Regina Elena in Egitto,
dove morì. Sulla base di un’ampia letteratura e inediti tratti
da archivi pubblici e privati, Aldo Mola, tra i massimi esperti
della materia, non condanna né assolve: documenta in modo
attento e preciso, accompagnando il lettore nella conoscenza
di quello che fu e rimane un emblema tragico del Novecento.