Un mondo senza lavoro
Grazie ai progressi inarrestabili dell’intelligenza
artificiale, il nostro lavoro – che si tratti di
diagnosticare una malattia o redigere un contratto,
scrivere notizie o comporre musica – è sempre
più alla portata dei computer. La minaccia
di un mondo senza lavoro per tutti è una delle prove
più grandi del nostro tempo, e la pandemia
di Covid-19 l’ha resa sempre più incombente:
il virus ci ha precipitati d’un tratto in un mondo
con ancora meno lavoro. Per questo dobbiamo
affrontare con urgenza le questioni sollevate
da Daniel Susskind.
Il progresso tecnologico potrebbe portare in futuro
a un benessere e a una prosperità senza precedenti.
Le vere sfide saranno allora distribuire questa
prosperità in modo equo, limitare il crescente
potere delle Big Tech e riempire di significato
un mondo in cui il lavoro non sarà più il centro
delle nostre vite.
Grazie ai progressi inarrestabili dell’intelligenza
artificiale, il nostro lavoro – che si tratti di
diagnosticare una malattia o redigere un contratto,
scrivere notizie o comporre musica – è sempre
più alla portata dei computer. La minaccia
di un mondo senza lavoro per tutti è una delle prove
più grandi del nostro tempo, e la pandemia
di Covid-19 l’ha resa sempre più incombente:
il virus ci ha precipitati d’un tratto in un mondo
con ancora meno lavoro. Per questo dobbiamo
affrontare con urgenza le questioni sollevate
da Daniel Susskind.
Il progresso tecnologico potrebbe portare in futuro
a un benessere e a una prosperità senza precedenti.
Le vere sfide saranno allora distribuire questa
prosperità in modo equo, limitare il crescente
potere delle Big Tech e riempire di significato
un mondo in cui il lavoro non sarà più il centro
delle nostre vite.