Un mondo migliore
“... guarda da un’ora all’altra / come
cambiano i colori: di grigio in verde,
di verde / in freschissimo azzurro.”
Questi versi di Vittorio Sereni (da Un posto
di vacanza, in Stella variabile, 1981),
racchiudono l’incanto di un luogo speciale:
Bocca di Magra, che fu meta
della villeggiatura estiva di un gruppo
di scrittori, poeti, funzionari editoriali
che hanno segnato il nostro secondo
Novecento. È in larga parte qui che
Silvia Sereni, figlia di Vittorio, sceglie
di evocarli, consegnandoci ricordi brevi
e intensi, tutti scritti “in levare” eppure
pieni di affetto, che restituiscono luoghi
e personaggi in una luce vivissima.
Da Fruttero & Lucentini a del Buono,
da Isella a Pontiggia, da Gillo Dorfles
con la moglie Lalla a Raboni che abitava
al settimo del condominio di via Paravia
dove i Sereni occupavano il secondo,
da Laura Grimaldi al trio di Pippo,
Vito e Donatella, amici nonché
collaboratori di Vittorini: attraverso queste
pagine ci accorgiamo che erano donne
e uomini in cerca di bellezza,
in cammino verso un mondo migliore;
e ne proviamo un’acuta nostalgia.
Accompagnano il testo alcuni ritratti pieni
di vitalità tracciati da Giovanna Sereni,
sorella di Silvia.
“... guarda da un’ora all’altra / come
cambiano i colori: di grigio in verde,
di verde / in freschissimo azzurro.”
Questi versi di Vittorio Sereni (da Un posto
di vacanza, in Stella variabile, 1981),
racchiudono l’incanto di un luogo speciale:
Bocca di Magra, che fu meta
della villeggiatura estiva di un gruppo
di scrittori, poeti, funzionari editoriali
che hanno segnato il nostro secondo
Novecento. È in larga parte qui che
Silvia Sereni, figlia di Vittorio, sceglie
di evocarli, consegnandoci ricordi brevi
e intensi, tutti scritti “in levare” eppure
pieni di affetto, che restituiscono luoghi
e personaggi in una luce vivissima.
Da Fruttero & Lucentini a del Buono,
da Isella a Pontiggia, da Gillo Dorfles
con la moglie Lalla a Raboni che abitava
al settimo del condominio di via Paravia
dove i Sereni occupavano il secondo,
da Laura Grimaldi al trio di Pippo,
Vito e Donatella, amici nonché
collaboratori di Vittorini: attraverso queste
pagine ci accorgiamo che erano donne
e uomini in cerca di bellezza,
in cammino verso un mondo migliore;
e ne proviamo un’acuta nostalgia.
Accompagnano il testo alcuni ritratti pieni
di vitalità tracciati da Giovanna Sereni,
sorella di Silvia.