Tutto su Mariangela
Maniacale, solitaria, stakanovista, idealista, mossa da un impulso
di trasformazione perenne, nel lavoro come nella vita. Sullo
schermo è la signora bene con la erre moscia, la prostituta,
la rivoluzionaria, la sottoproletaria stressata. In teatro dà corpo alle
visioni di grandi maestri, da Strehler a Ronconi, Visconti e Fo.
Nella vita è un sex symbol, punk e diva, o una creatura androgina,
icona gay. Non è una star, ma un caleidoscopio: Mariangela Melato
è tutto questo e molto altro, un’attrice sempre pronta a reinventarsi,
“una donna con un progetto”, come l’ha definita Pupi Avati.
Ma come ha fatto una bambina piena di problemi, figlia di gente
modesta e senza una vera istruzione scolastica a diventare con
le sue sole forze uno dei simboli del teatro e del cinema italiani?
Come è riuscita a non scendere a compromessi e a tutelare
la propria libertà? Lo raccontano gli amici, i colleghi, gli amori,
i suoi stessi pensieri dai giornali dell’epoca: fili sparsi di memorie
individuali, fotografie e documenti inediti che l’autore intesse
in un ritratto corale sospeso tra pubblico e privato, in cerca
della vera Mariangela. Una parabola unica, la sua, che attraversa
settant’anni di storia italiana riflettendone stagioni e gusti in una
raffinata sintesi di arte e vita.
Maniacale, solitaria, stakanovista, idealista, mossa da un impulso
di trasformazione perenne, nel lavoro come nella vita. Sullo
schermo è la signora bene con la erre moscia, la prostituta,
la rivoluzionaria, la sottoproletaria stressata. In teatro dà corpo alle
visioni di grandi maestri, da Strehler a Ronconi, Visconti e Fo.
Nella vita è un sex symbol, punk e diva, o una creatura androgina,
icona gay. Non è una star, ma un caleidoscopio: Mariangela Melato
è tutto questo e molto altro, un’attrice sempre pronta a reinventarsi,
“una donna con un progetto”, come l’ha definita Pupi Avati.
Ma come ha fatto una bambina piena di problemi, figlia di gente
modesta e senza una vera istruzione scolastica a diventare con
le sue sole forze uno dei simboli del teatro e del cinema italiani?
Come è riuscita a non scendere a compromessi e a tutelare
la propria libertà? Lo raccontano gli amici, i colleghi, gli amori,
i suoi stessi pensieri dai giornali dell’epoca: fili sparsi di memorie
individuali, fotografie e documenti inediti che l’autore intesse
in un ritratto corale sospeso tra pubblico e privato, in cerca
della vera Mariangela. Una parabola unica, la sua, che attraversa
settant’anni di storia italiana riflettendone stagioni e gusti in una
raffinata sintesi di arte e vita.