Dopo il primo volume dedicato alle ''Tragedie'', questo nuovo tomo - il secondo dei quattro previsti per completare ''Tutte le opere diShakespeare'' - raccoglie le ''Commedie'': dieci testi, considerati capolavori universali, nell'originale inglese in edizione critica, con traduzione a fronte e con un ricco apparato di introduzioni e commenti (''I due gentiluomini di Verona''; ''La bisbetica domata''; ''La commedia degli errori''; ''Pene d'amor perdute''; ''Sogno di una notte di mezza estate''; ''Le allegre comari di Windsor''; ''Molto rumore per nulla''; ''Come vi piace''; ''La dodicesima notte''; ''I due nobili congiunti''). In queste ''pièces'' Shakespeare realizza la sublime interazione di pratiche e linguaggi teatrali eterogenei: il decoro dei classici si unisce alla vivacità e alla sregolatezza della festa popolare, la tradizione orale vivacizza quella scritta, lo spirito comico si accompagna al tragico, la riflessione del saggio alla libertà del sognatore, l'illusorietà della favola al ritmo magistrale della rappresentazione. E' questa l'essenza stessa del comico, che allinea queste celebri opere alle maggiori creazioni del genere, da Rabelais a Cervantes e oltre. Ma uniche e irripetibili sono le figure caratteristiche della commedia shakespeariana. Tra queste, quella del Matto: colui che chiede di ''godere di una libertà illimitata, come il vento che può soffiare su chi vuole e quelli a cui più brucerà la sua follia, dovranno riderne di più''. Non a caso il Matto melanconico di ''Come vi piace'' rivendica la carica rinnovatrice e catartica del riso: purga del mondo infetto, forza inesauribile eppure impermanente, che si accompagna alla malinconia, che non raggiunge certezze ma solo speranze, che provoca dubbi nel bel mezzo di una risata; che, insomma, rinnova continuamente il mistero di un genere polivalente, instabile, che non risolve il caos della vita ma lo prolunga, decantandolo.
Dopo il primo volume dedicato alle ''Tragedie'', questo nuovo tomo - il secondo dei quattro previsti per completare ''Tutte le opere diShakespeare'' - raccoglie le ''Commedie'': dieci testi, considerati capolavori universali, nell'originale inglese in edizione critica, con traduzione a fronte e con un ricco apparato di introduzioni e commenti (''I due gentiluomini di Verona''; ''La bisbetica domata''; ''La commedia degli errori''; ''Pene d'amor perdute''; ''Sogno di una notte di mezza estate''; ''Le allegre comari di Windsor''; ''Molto rumore per nulla''; ''Come vi piace''; ''La dodicesima notte''; ''I due nobili congiunti''). In queste ''pièces'' Shakespeare realizza la sublime interazione di pratiche e linguaggi teatrali eterogenei: il decoro dei classici si unisce alla vivacità e alla sregolatezza della festa popolare, la tradizione orale vivacizza quella scritta, lo spirito comico si accompagna al tragico, la riflessione del saggio alla libertà del sognatore, l'illusorietà della favola al ritmo magistrale della rappresentazione. E' questa l'essenza stessa del comico, che allinea queste celebri opere alle maggiori creazioni del genere, da Rabelais a Cervantes e oltre. Ma uniche e irripetibili sono le figure caratteristiche della commedia shakespeariana. Tra queste, quella del Matto: colui che chiede di ''godere di una libertà illimitata, come il vento che può soffiare su chi vuole e quelli a cui più brucerà la sua follia, dovranno riderne di più''. Non a caso il Matto melanconico di ''Come vi piace'' rivendica la carica rinnovatrice e catartica del riso: purga del mondo infetto, forza inesauribile eppure impermanente, che si accompagna alla malinconia, che non raggiunge certezze ma solo speranze, che provoca dubbi nel bel mezzo di una risata; che, insomma, rinnova continuamente il mistero di un genere polivalente, instabile, che non risolve il caos della vita ma lo prolunga, decantandolo.
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Formato | 164.0 x 220.0 |
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Legatura | Cartonato con sovraccoperta |
Pagine | 2400 |
In libreria da | Novembre 2015 |
Ebook | Disponibile |
Isbn | 9788845280597 |
Curatore | Franco Marenco |
Curatore | John Jowett |
Curatore | William Montgomery |
Curatore | Gary Taylor |
Curatore | Stanley Wells |
La vita di William Shakespeare è il buco nero della storia letteraria inglese, in cui precipitano intermittenti teorie e fantasie di brevissima luce e di ancor più flebile autorevolezza. Sono sicure le date della nascita e della morte, avvenute entrambe a Stratford-on-Avon, nel 1564 e nel 1616. Nel novembre del 1582 viene collocato il matrimonio con Anne Hathaway da cui ebbe tre figli, Susanna (1583) e i gemelli Hamnet e Judith (Hamnet morì per cause sconosciute all’età di undici anni). Successivamente, il grande lavoro a Londra, come autore e saltuariamente attore di una compagnia teatrale, prima chiamata “gli Uomini del Lord Ciambellano”, poi, dal 1603, “Uomini del Re”; un lavoro accompagnato da un grande successo di pubblico e da un discreto successo economico, ma non adeguatamente riconosciuto dalla cultura ufficiale del tempo: quella del drammaturgo era una figura sociale in gestazione, legata a un mestiere di incerta collocazione e di ancora più incerto prestigio intellettuale.
Scopri di piùLa vita di William Shakespeare è il buco nero della storia letteraria inglese, in cui precipitano intermittenti teorie e fantasie di brevissima luce e di ancor più flebile autorevolezza. Sono sicure le date della nascita e della morte, avvenute entrambe a Stratford-on-Avon, nel 1564 e nel 1616. Nel novembre del 1582 viene collocato il matrimonio con Anne Hathaway da cui ebbe tre figli, Susanna (1583) e i gemelli Hamnet e Judith (Hamnet morì per cause sconosciute all’età di undici anni). Successivamente, il grande lavoro a Londra, come autore e saltuariamente attore di una compagnia teatrale, prima chiamata “gli Uomini del Lord Ciambellano”, poi, dal 1603, “Uomini del Re”; un lavoro accompagnato da un grande successo di pubblico e da un discreto successo economico, ma non adeguatamente riconosciuto dalla cultura ufficiale del tempo: quella del drammaturgo era una figura sociale in gestazione, legata a un mestiere di incerta collocazione e di ancora più incerto prestigio intellettuale.
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