Trattato teologico-politico
Questa nuova edizione del Trattato teologico-politico (Amsterdam,
1670), con a fronte il testo latino edito da C. Gebhardt, intende
contribuire a una più approfondita conoscenza di un’opera che
ha svolto un ruolo decisivo nel processo di formazione della cultura
e della coscienza europea su vari piani: la costituzione del metodo
storico-critico per l’interpretazione della Scrittura, il riconoscimento
del diritto alla libertà di pensiero e di espressione, l’affermazione
dell’idea di tolleranza. L’esigenza di pervenire a una civiltà della
tolleranza percorre in profondità la riflessione del Trattato. La sua
problematica fondamentale si delinea a partire dalla constatazione
che è l’elemento dottrinale delle credenze religiose, assunto
dogmaticamente, ciò che fa sì che esse producano odio, divisioni,
conflitti, violenze, rappresentando così una grave minaccia per
la pace e la stabilità dello Stato.
Indicare a quali condizioni è possibile impedire il dispiegamento
del potenziale di intolleranza implicito nel dogmatismo
e promuovere una pacifica convivenza tra confessioni religiose
diverse è perciò l’obiettivo principale del Trattato. Per Spinoza
occorre separare la filosofia dalla teologia, prendere coscienza
che la religione riguarda essenzialmente la sfera etica e la pratica
della vita, acquisire la consapevolezza che i contenuti teoretici
delle religioni, le loro verità fondamentali sono poche, semplici
e condivise. Questa edizione è curata da Alessandro Dini
che ha insegnato Storia della filosofia all’Università di Firenze.
Ha pubblicato saggi sul libertinismo e sul pensiero religioso di
Ficino, Malebranche e Vico. Di Malebranche ha anche curato
l’edizione dei Colloqui sulla morte (Firenze 2018). Alla filosofia
di Spinoza ha dedicato una parte del lavoro Immagini della natura
nell’età moderna. Tra metafisica e fisica (Pisa 2020).
Questa nuova edizione del Trattato teologico-politico (Amsterdam,
1670), con a fronte il testo latino edito da C. Gebhardt, intende
contribuire a una più approfondita conoscenza di un’opera che
ha svolto un ruolo decisivo nel processo di formazione della cultura
e della coscienza europea su vari piani: la costituzione del metodo
storico-critico per l’interpretazione della Scrittura, il riconoscimento
del diritto alla libertà di pensiero e di espressione, l’affermazione
dell’idea di tolleranza. L’esigenza di pervenire a una civiltà della
tolleranza percorre in profondità la riflessione del Trattato. La sua
problematica fondamentale si delinea a partire dalla constatazione
che è l’elemento dottrinale delle credenze religiose, assunto
dogmaticamente, ciò che fa sì che esse producano odio, divisioni,
conflitti, violenze, rappresentando così una grave minaccia per
la pace e la stabilità dello Stato.
Indicare a quali condizioni è possibile impedire il dispiegamento
del potenziale di intolleranza implicito nel dogmatismo
e promuovere una pacifica convivenza tra confessioni religiose
diverse è perciò l’obiettivo principale del Trattato. Per Spinoza
occorre separare la filosofia dalla teologia, prendere coscienza
che la religione riguarda essenzialmente la sfera etica e la pratica
della vita, acquisire la consapevolezza che i contenuti teoretici
delle religioni, le loro verità fondamentali sono poche, semplici
e condivise. Questa edizione è curata da Alessandro Dini
che ha insegnato Storia della filosofia all’Università di Firenze.
Ha pubblicato saggi sul libertinismo e sul pensiero religioso di
Ficino, Malebranche e Vico. Di Malebranche ha anche curato
l’edizione dei Colloqui sulla morte (Firenze 2018). Alla filosofia
di Spinoza ha dedicato una parte del lavoro Immagini della natura
nell’età moderna. Tra metafisica e fisica (Pisa 2020).