Storie parallele
È il 1989, l’anno della caduta del Muro,
e qualche giorno prima di Natale uno studente
trova il cadavere di un uomo riverso
sulla panchina in un malfamato parco berlinese.
Mentre la neve volteggia quieta e silenziosa,
il dottor Kienast indaga sull’identità
della vittima, un uomo curato e distinto,
e sulle cause del decesso. Da questa scena
parte una trama labirintica che ripercorre
la storia di moltissimi europei nel tormentato
periodo a cavallo della seconda guerra mondiale.
Al cuore dell’intrigo, tre uomini dai destini
indissolubilmente legati: Hans von Wolkenstein,
figlio di una collaborazionista del regime tedesco;
Ágost Lippay Lehr, figlio di un docente universitario ungherese; e András Rott, personaggio
affascinante e misterioso dallo sguardo
magnetico. Insieme formano una sorta
di famiglia d’elezione, con un linguaggio segreto
e segreti ricordi. Ai loro destini si uniscono
quelli di Erna Demén, l’insofferente madre
di Ágost, di Gyöngyvér, cantante giovane
e sensuale, e di Irma Szemzó, ex psicanalista
che si spaccia per segretaria in un ambulatorio
medico: donne coraggiose ma anche fragili.
A partire da questa varietà di desideri, impulsi
e circostanze Péter Nádas intesse una magnifica
rete in cui intreccia le vite dei personaggi,
percorrendo il tempo e lo spazio con grande
maestria.
È il 1989, l’anno della caduta del Muro,
e qualche giorno prima di Natale uno studente
trova il cadavere di un uomo riverso
sulla panchina in un malfamato parco berlinese.
Mentre la neve volteggia quieta e silenziosa,
il dottor Kienast indaga sull’identità
della vittima, un uomo curato e distinto,
e sulle cause del decesso. Da questa scena
parte una trama labirintica che ripercorre
la storia di moltissimi europei nel tormentato
periodo a cavallo della seconda guerra mondiale.
Al cuore dell’intrigo, tre uomini dai destini
indissolubilmente legati: Hans von Wolkenstein,
figlio di una collaborazionista del regime tedesco;
Ágost Lippay Lehr, figlio di un docente universitario ungherese; e András Rott, personaggio
affascinante e misterioso dallo sguardo
magnetico. Insieme formano una sorta
di famiglia d’elezione, con un linguaggio segreto
e segreti ricordi. Ai loro destini si uniscono
quelli di Erna Demén, l’insofferente madre
di Ágost, di Gyöngyvér, cantante giovane
e sensuale, e di Irma Szemzó, ex psicanalista
che si spaccia per segretaria in un ambulatorio
medico: donne coraggiose ma anche fragili.
A partire da questa varietà di desideri, impulsi
e circostanze Péter Nádas intesse una magnifica
rete in cui intreccia le vite dei personaggi,
percorrendo il tempo e lo spazio con grande
maestria.