Soliloqui
Riflettendo da tempo sui molti problemi che agitavano il suo animo e desiderando conoscere se stesso e il proprio bene, Agostino trova, all'improvviso, un interlocutore cui sottoporre i propri dubbi, mostrare le proprie aspirazioni, confrontare le soluzioni raggiunte. Inizia così quel lungo e intenso dialogo con la profondità dei contenuti, in una prospettiva decisamente filosofica. Composti nel 387, i ''Soliloqui'' si collocano a pieno titolo fra i ''Dialoghi'' del periodo di Cassiciaco, dei quali conservano la struttura e la forma, pur nell'originalità della ''conversazione con se stesso'' scelta in quest'occasione, conforme all'abitudine che Agostino aveva di parlare ''con Agostino'', come ricorda nell'''Epistola III''. Il dialogo è, infatti, il modo migliore per ricercare la verità; interrogando e rispondendo si supera l'ovvietà delle opinioni, si scoprono gli errori dei falsi ragionamenti, si ammette solo ciò che può essere conosciuto in modo fondato ed evidente. In questo modo l'intensa e complessa indagine agostiniana si sviluppa lungo ''percorsi'' molto spesso imprevedibili, che consentono però di raggiungere conclusioni ben calibrate sulle diverse questioni che la ragione sottopone ad Agostino e sugli argomenti che egli intende esaminare, in particolare sulle due principali realtà che costituiscono il fulcro dell'intera ricerca: Dio e l'anima. Di entrambe Agostino dichiara fin dall'inizio dell'opera di desiderare di raggiungere una comprensione piena, un sapere evidente, superiore all'opinione e alla semplice credenza; e quest'intenzione, manifestata a più riprese, anima l'intera sua analisi, che giunge a trattare, per intrinseca connessione, anche il fondamentale tema della verità e il problema dell'immortalità. La riflessione agostiniana giunge così a soluzioni d'indubbia originalità e apre prospettive significative per l'intera cultura occidentale. Questo scritto ha percorso i secoli, rivelando in ogni epoca la sua natura di capolavoro e conservando freschezza di stile e attualità di contenuti, che anche il lettore moderno non mancherà di riconoscere.
Riflettendo da tempo sui molti problemi che agitavano il suo animo e desiderando conoscere se stesso e il proprio bene, Agostino trova, all'improvviso, un interlocutore cui sottoporre i propri dubbi, mostrare le proprie aspirazioni, confrontare le soluzioni raggiunte. Inizia così quel lungo e intenso dialogo con la profondità dei contenuti, in una prospettiva decisamente filosofica. Composti nel 387, i ''Soliloqui'' si collocano a pieno titolo fra i ''Dialoghi'' del periodo di Cassiciaco, dei quali conservano la struttura e la forma, pur nell'originalità della ''conversazione con se stesso'' scelta in quest'occasione, conforme all'abitudine che Agostino aveva di parlare ''con Agostino'', come ricorda nell'''Epistola III''. Il dialogo è, infatti, il modo migliore per ricercare la verità; interrogando e rispondendo si supera l'ovvietà delle opinioni, si scoprono gli errori dei falsi ragionamenti, si ammette solo ciò che può essere conosciuto in modo fondato ed evidente. In questo modo l'intensa e complessa indagine agostiniana si sviluppa lungo ''percorsi'' molto spesso imprevedibili, che consentono però di raggiungere conclusioni ben calibrate sulle diverse questioni che la ragione sottopone ad Agostino e sugli argomenti che egli intende esaminare, in particolare sulle due principali realtà che costituiscono il fulcro dell'intera ricerca: Dio e l'anima. Di entrambe Agostino dichiara fin dall'inizio dell'opera di desiderare di raggiungere una comprensione piena, un sapere evidente, superiore all'opinione e alla semplice credenza; e quest'intenzione, manifestata a più riprese, anima l'intera sua analisi, che giunge a trattare, per intrinseca connessione, anche il fondamentale tema della verità e il problema dell'immortalità. La riflessione agostiniana giunge così a soluzioni d'indubbia originalità e apre prospettive significative per l'intera cultura occidentale. Questo scritto ha percorso i secoli, rivelando in ogni epoca la sua natura di capolavoro e conservando freschezza di stile e attualità di contenuti, che anche il lettore moderno non mancherà di riconoscere.