Rapporto al Duce
Un trimestre – da gennaio ad aprile 1942 – per fare il punto
sullo stato di salute del Partito Nazionale Fascista: ecco lo
scopo di Mussolini nel momento in cui convoca a Palazzo Venezia
i novantasei federali, a capo delle organizzazioni provinciali
del partito. All’ordine del giorno la situazione del PNF, i suoi
rapporti con le organizzazioni cattoliche, l’economia e il mondo
del lavoro, il sentire degli italiani nei confronti del conflitto
mondiale. Sono temi scottanti, di grande attualità; il Duce
ascolta, interroga, tiene lunghi discorsi sulla storia, la politica,
la guerra. In questo volume si presenta il testo stenografato di
quelle conversazioni, un documento eccezionale da cui affiora
l’autoritratto di un regime sul viale del tramonto: i testi
ci restituiscono un paese disorientato, stanco, povero, la cui
facciata “imperiale e guerriera” comincia a mostrare tutta la sua
inadeguatezza. Le note di Guerri sul fascismo, la scelta
dei discorsi di Mussolini, la ricostruzione storica del partito
e della sua organizzazione territoriale offrono uno sguardo
realistico e al tempo stesso disincantato sull’autunno del regime
che per un ventennio fu al timone del paese.
Un trimestre – da gennaio ad aprile 1942 – per fare il punto
sullo stato di salute del Partito Nazionale Fascista: ecco lo
scopo di Mussolini nel momento in cui convoca a Palazzo Venezia
i novantasei federali, a capo delle organizzazioni provinciali
del partito. All’ordine del giorno la situazione del PNF, i suoi
rapporti con le organizzazioni cattoliche, l’economia e il mondo
del lavoro, il sentire degli italiani nei confronti del conflitto
mondiale. Sono temi scottanti, di grande attualità; il Duce
ascolta, interroga, tiene lunghi discorsi sulla storia, la politica,
la guerra. In questo volume si presenta il testo stenografato di
quelle conversazioni, un documento eccezionale da cui affiora
l’autoritratto di un regime sul viale del tramonto: i testi
ci restituiscono un paese disorientato, stanco, povero, la cui
facciata “imperiale e guerriera” comincia a mostrare tutta la sua
inadeguatezza. Le note di Guerri sul fascismo, la scelta
dei discorsi di Mussolini, la ricostruzione storica del partito
e della sua organizzazione territoriale offrono uno sguardo
realistico e al tempo stesso disincantato sull’autunno del regime
che per un ventennio fu al timone del paese.