Questioni di armonia
Perché amiamo di più i brani musicali che conosciamo già? Perché
un certo tipo di esecuzione musicale ci fa pensare a una tragedia?
Perché alcune note sono più difficili di altre da cantare? E ancora,
perché alcune combinazioni di voci e strumenti ci danno più
piacere? A queste e a molte altre domande sulla musica rispondono
le Questioni di armonia attribuite ad Aristotele e raccolte nel
Libro XIX dei Problemi. Redatte probabilmente tra il III secolo
avanti Cristo e i primi secoli dell’era cristiana, affrontano vari
aspetti dell’esperienza musicale greca antica: tra gli altri, le pratiche
musicali, le difficoltà incontrate dai cantori solisti e dai coreuti,
l’accordatura degli strumenti, le consonanze, i fenomeni acustici,
la musica nel teatro tragico. I cinquanta “perché?” proposti al lettore
dagli anonimi compilatori lo invitano ad assumere un atteggiamento
curioso e pragmatico nei confronti del fatto musicale: caratteristica
assai rara nel pensiero antico, che ha decretato la fortuna di questa
raccolta nelle epoche successive (lo dimostrano le due traduzioni
latine di Bartolomeo da Messina e Teodoro Gaza, qui presentate
in sinossi insieme al testo greco) e ne fa tuttora una fonte
preziosissima per chi voglia avvicinarsi a quegli aspetti della civiltà
musicale greca che non trovano spazio nei trattati di teoria.
Questa edizione è curata da Massimo Raffa, ricercatore
di Musicologia all’Università del Salento (Lecce) e autore,
tra l’altro, dei volumi Theophrastus Commentary Vol. 9.1. Sources
on Music (Leiden - Boston, Brill, 2018), Il tessuto delle Muse
(Roma, InSchibbolet, 2021) ed Educar cantando nella Grecia
antica (Carlentini, Duetredue, 2023). Per Bompiani ha curato
la traduzione commentata dell’Armonica di Claudio Tolemeo
con il Commentario di Porfirio (2016)
Perché amiamo di più i brani musicali che conosciamo già? Perché
un certo tipo di esecuzione musicale ci fa pensare a una tragedia?
Perché alcune note sono più difficili di altre da cantare? E ancora,
perché alcune combinazioni di voci e strumenti ci danno più
piacere? A queste e a molte altre domande sulla musica rispondono
le Questioni di armonia attribuite ad Aristotele e raccolte nel
Libro XIX dei Problemi. Redatte probabilmente tra il III secolo
avanti Cristo e i primi secoli dell’era cristiana, affrontano vari
aspetti dell’esperienza musicale greca antica: tra gli altri, le pratiche
musicali, le difficoltà incontrate dai cantori solisti e dai coreuti,
l’accordatura degli strumenti, le consonanze, i fenomeni acustici,
la musica nel teatro tragico. I cinquanta “perché?” proposti al lettore
dagli anonimi compilatori lo invitano ad assumere un atteggiamento
curioso e pragmatico nei confronti del fatto musicale: caratteristica
assai rara nel pensiero antico, che ha decretato la fortuna di questa
raccolta nelle epoche successive (lo dimostrano le due traduzioni
latine di Bartolomeo da Messina e Teodoro Gaza, qui presentate
in sinossi insieme al testo greco) e ne fa tuttora una fonte
preziosissima per chi voglia avvicinarsi a quegli aspetti della civiltà
musicale greca che non trovano spazio nei trattati di teoria.
Questa edizione è curata da Massimo Raffa, ricercatore
di Musicologia all’Università del Salento (Lecce) e autore,
tra l’altro, dei volumi Theophrastus Commentary Vol. 9.1. Sources
on Music (Leiden - Boston, Brill, 2018), Il tessuto delle Muse
(Roma, InSchibbolet, 2021) ed Educar cantando nella Grecia
antica (Carlentini, Duetredue, 2023). Per Bompiani ha curato
la traduzione commentata dell’Armonica di Claudio Tolemeo
con il Commentario di Porfirio (2016)