Menzogna romantica e verità romanzesca
L’uomo è incapace in genere di desiderare prescindendo
da un modello, consapevole o inconsapevole: l’oggetto
o lo scopo di questo desiderio gli è proposto da un “terzo”
che funge da mediatore. Questo è vero anche nella narrativa,
dove il triangolo che si instaura tra personaggio, oggetto
desiderato e mediatore è uno schema costante e centrale
nella struttura del romanzo. Mitizzando l’eroe, accreditandogli
una completa spontaneità di passioni e azioni, il romanticismo
occulta l’“altro”, il persuasore o il mediatore: la “menzogna
romantica” del desiderio puro, diretto, fa da schermo
alla “verità romanzesca” del desiderio mediato. René Girard
reinterpreta, alla luce di questa fondamentale intuizione critica
e psicologica e attraverso un’analisi sottile e del tutto originale,
le grandi opere e i personaggi della letteratura moderna.
Da Cervantes a Flaubert, da Stendhal a Dostoevskij e Proust,
egli segue le tracce del “desiderio triangolare”, confronta le varie
e tipiche modulazioni con cui esso regola lo svolgimento
romanzesco. E infine estende l’assunto che ognuno vive secondo
un mediatore dai paradigmi della creazione fantastica
a un ambito sociologico, indagando gli effetti alienanti
e paralizzanti della mediazione nella vita reale.
L’uomo è incapace in genere di desiderare prescindendo
da un modello, consapevole o inconsapevole: l’oggetto
o lo scopo di questo desiderio gli è proposto da un “terzo”
che funge da mediatore. Questo è vero anche nella narrativa,
dove il triangolo che si instaura tra personaggio, oggetto
desiderato e mediatore è uno schema costante e centrale
nella struttura del romanzo. Mitizzando l’eroe, accreditandogli
una completa spontaneità di passioni e azioni, il romanticismo
occulta l’“altro”, il persuasore o il mediatore: la “menzogna
romantica” del desiderio puro, diretto, fa da schermo
alla “verità romanzesca” del desiderio mediato. René Girard
reinterpreta, alla luce di questa fondamentale intuizione critica
e psicologica e attraverso un’analisi sottile e del tutto originale,
le grandi opere e i personaggi della letteratura moderna.
Da Cervantes a Flaubert, da Stendhal a Dostoevskij e Proust,
egli segue le tracce del “desiderio triangolare”, confronta le varie
e tipiche modulazioni con cui esso regola lo svolgimento
romanzesco. E infine estende l’assunto che ognuno vive secondo
un mediatore dai paradigmi della creazione fantastica
a un ambito sociologico, indagando gli effetti alienanti
e paralizzanti della mediazione nella vita reale.