Madame
Parigi, fine Ottocento. Veronique Fourier,
anziana vedova di un generale di Napoleone,
trascorre le giornate nell’oscurità del suo palazzo,
aspettando gli inviti nei salotti parigini
che sono stati e sono tuttora gran parte
della sua vita. Durante un pranzo conosce
un giovane, elegante e molto complimentoso,
che la vuole intervistare, in cerca
di informazioni per il suo saggio su Baudelaire,
che lei ha conosciuto. La baronessa accetta,
e fra i due si avvia un legame fatto
di schermaglie e rivelazioni, affondi e memorie
rivissute: prezioso per entrambi, perché
allo scrittore in fieri dischiude la possibilità
di avventurarsi in un mondo che non ha
conosciuto di prima mano, e alla vecchia dama
consente di ripercorrere le tappe di una vita
tumultuosa, scandite dalla presenza di due
uomini molto diversi – il poeta decadente,
pronto a trascinarla con sé nell’abisso
della sua disperazione, e il solido, affettuoso
generale che l’ha salvata da sé stessa dandole
una vita di agi. Il giovane intervistatore,
che fa bottino di ciò che ascolta, si chiama
Marcel Proust. Il dialogo tra due persone
tanto diverse illumina il bozzetto di un’epoca
e di uno stile di vita evocati con minuziosa levità.
Parigi, fine Ottocento. Veronique Fourier,
anziana vedova di un generale di Napoleone,
trascorre le giornate nell’oscurità del suo palazzo,
aspettando gli inviti nei salotti parigini
che sono stati e sono tuttora gran parte
della sua vita. Durante un pranzo conosce
un giovane, elegante e molto complimentoso,
che la vuole intervistare, in cerca
di informazioni per il suo saggio su Baudelaire,
che lei ha conosciuto. La baronessa accetta,
e fra i due si avvia un legame fatto
di schermaglie e rivelazioni, affondi e memorie
rivissute: prezioso per entrambi, perché
allo scrittore in fieri dischiude la possibilità
di avventurarsi in un mondo che non ha
conosciuto di prima mano, e alla vecchia dama
consente di ripercorrere le tappe di una vita
tumultuosa, scandite dalla presenza di due
uomini molto diversi – il poeta decadente,
pronto a trascinarla con sé nell’abisso
della sua disperazione, e il solido, affettuoso
generale che l’ha salvata da sé stessa dandole
una vita di agi. Il giovane intervistatore,
che fa bottino di ciò che ascolta, si chiama
Marcel Proust. Il dialogo tra due persone
tanto diverse illumina il bozzetto di un’epoca
e di uno stile di vita evocati con minuziosa levità.