L'uomo di marketing e la variante limone. Nuova edizione
Era il 1995, i fax squittivano, i telefonini
incuriosivano, Internet si poteva appena
presagire. Walter Fontana la presagì. Intuì
inoltre, tra i pochissimi, il crescente logorio
di quell’incanto che dal decennio prima aveva
avvolto la pubblicità, le merci, la creatività,
l’aspirazione a un lusso insensato.
Decise di dedicare a tutto questo una specie
di indagine etnologica, con la competenza
dei suoi anni di lavoro nel settore e con
la potenza espressiva dell’umorismo
sperimentata in cabaret, teatro e televisione.
Il libro che ne è uscito è un’alternanza di
riunioni animate (“Bisogna stressare anche
il discorso detersivo”), dialoghi serrati (“Per
motivi contabili, preferirei pagare i toast con
carta di credito e i cetriolini cash. Problems?”),
soprusi sbrigativi (“Dovete rifare tutto,
comunque complimenti, comunque dovete
rifare tutto”) e oracoli improvvisati sulla
nascente rete informatica che collega già milioni
di documenti, e tra miliardi di parole ne estrae
una sola da offrire al richiedente (“pirla”).
Il libro fece ridere tutti i suoi lettori,
ivi compresi uomini e donne di marketing.
Questi ultimi, pur ridendone, poterono anche
riconoscervi i propri magoni.
Era il 1995, i fax squittivano, i telefonini
incuriosivano, Internet si poteva appena
presagire. Walter Fontana la presagì. Intuì
inoltre, tra i pochissimi, il crescente logorio
di quell’incanto che dal decennio prima aveva
avvolto la pubblicità, le merci, la creatività,
l’aspirazione a un lusso insensato.
Decise di dedicare a tutto questo una specie
di indagine etnologica, con la competenza
dei suoi anni di lavoro nel settore e con
la potenza espressiva dell’umorismo
sperimentata in cabaret, teatro e televisione.
Il libro che ne è uscito è un’alternanza di
riunioni animate (“Bisogna stressare anche
il discorso detersivo”), dialoghi serrati (“Per
motivi contabili, preferirei pagare i toast con
carta di credito e i cetriolini cash. Problems?”),
soprusi sbrigativi (“Dovete rifare tutto,
comunque complimenti, comunque dovete
rifare tutto”) e oracoli improvvisati sulla
nascente rete informatica che collega già milioni
di documenti, e tra miliardi di parole ne estrae
una sola da offrire al richiedente (“pirla”).
Il libro fece ridere tutti i suoi lettori,
ivi compresi uomini e donne di marketing.
Questi ultimi, pur ridendone, poterono anche
riconoscervi i propri magoni.